Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Forum Anterem 2016-17

Il Forum Anterem 2016-17 si conclude nelle sale della Biblioteca Civica di Verona con una mostra realizzata dagli studenti del Liceo Artistico “Nani-Boccioni”, da sabato 11 marzo a sabato 1 aprile 2017.

Il Forum è organizzato dalla rivista “Anterem” ed è curato da Flavio Ermini e Ranieri Teti. Questa manifestazione nasce in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona ed è legata agli spazi di approfondimento connessi al Premio Lorenzo Montano. Il suo intento è di far amare a un pubblico sempre più vasto la grande poesia contemporanea e alcune significative tendenze artistiche della modernità.

Manifesto L'arte di cambiare

Le meteore

Le meteore

Sono usciti per le edizioni Effigie i primi due volumi della nuova collana “Le Meteore”: Christine Lavant, Poesie scelte da Thomas Bernhard (traduzione di Anna Ruchat) e Claude Royet-Journoud, Le nature indivisibili (traduzione di Domenico Brancale).

La collana “Le Meteore” è diretta da Domenico Brancale (prezioso collaboratore di “Anterem”) e Anna Ruchat. Come meteore le parole della poesia entrando all’interno dell’atmosfera umana s’incendiano per un tempo breve, destinato a dilatarsi lentamente fino all’impossibile. Stella cadente che accende la luce della coscienza, la poesia si spinge e ci spinge oltre i muri della paura che tutti innalziamo nella ricerca dell’altro. Questa collana di meteore si propone di far scendere nella nostra atmosfera esperienze poetiche lontane nel tempo o nello spazio, di ridar loro luce, pur nel breve tempo della caduta.

La nuova collana di poesia a cura di Domenico Brancale e Anna Ruchat pubblicata dalle edizioni Effigie prevede tre, quattro pubblicazioni all’anno. Caratteristica della collana è lo sguardo rivolto al di fuori dei confini italiani. Si pubblicheranno autori stranieri, viventi e non, che non siano ancora o non siano più presenti sul mercato italiano. La poesia italiana sarà presente soltanto attraverso figure di poeti importanti e dimenticati, in qualche modo esiliati in patria come Dario Villa, Michele Ranchetti, Rodolfo Quadrelli, Franco Ferrara.

Marco Furia su In-morte di Laura G.V. di Paolo Ferrari

Inusuali traguardi

Con “In – morte di Laura G.V.”, Paolo Ferrari presenta una raccolta dalla fitta persistenza verbale, accompagnata da intense immagini astratte.

Il primo verso è esplicito:

“Insidiosa realtà capziosa”.

Il poeta avverte la “realtà” come insidia: la realtà o il linguaggio degli uomini?

Ultima pagina: “Memento mori” di Fausta Squatriti, particolari e nota dell’Autrice

Memento mori, 2014

Memento mori sta ad una fase di ricerca degli ultimi anni, nella quale mi sento libera di fare quello che mi piace fare, e il disegno è tornato tra le mie mani sempre più come una necessità.

Davide Campi su Le cittĂ  antiche e altre poesie di Miro Gabriele, GB EditoriA, 2014

Miro Gabriele scrive in forme regolari, con molta attenzione alle metriche, ai ritmi interni, agli equilibri sonori. Ci sono spesso rime, non sempre esplicite, allitterazioni e assonanze (“Altra difficile dolcezza invernale/amore al buio, luce insostanziale…”) ma anche, talvolta, un uso assai disinvolto dell’enjamblement; il tutto totalmente asservito ad evidenziare il senso.

Davide Campi su Musa fitta nell’azzurro di Davide Argnani, Di Felice Editore, 2014

Davide Argnani è poeta di lungo corso e di grande esperienza.

La lingua della sua poesia è caratterizzata da rigore e coerenza, e questo libro ne è testimonianza diretta.

Davide Campi su Tagli di Marco Sonzogni, La Vita Felice, 2014

Marco Sonzogni pratica la poesia in modo consapevole e tutto, in questo libro, testimonia della profondità dei suoi studi e delle sue frequentazioni letterarie.

Davide Campi su Previsioni e lapsus di Luciano Mazziotta, Editrice Zona, 2014

La poetica di Luciano Mazziotta si esprime con successo in questo libro sia in poesia che in prosa poetica.

Davide Campi su La stanza nella stanza di Lia Rossi, Edizioni Tecnograf, 2014

Nelle scritture di Lia Rossi le parole emergono -come boe salvifiche, da un ipotetico caos- prepotentemente misurate all’interno delle geometrie di ogni pagina.

Sono parole del quotidiano che qui si liberano del tono dimesso a loro solitamente proprio per ridefinire usi e spazi: “una camera chiara il sogno/in segreto il segreto inonda l’acqua/crescono sui tetti le stanze…”.

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