Ranieri Teti

Gennaio 2014, anno XI, numero 22

Carte_nel_vento_numero_22

Nella sua opera di diffusione e divulgazione della poesia, azione ulteriore rispetto all’assegnazione dei premi, il “Lorenzo Montano” ha stretto alleanza con sensibili istituzioni cittadine.

La collaborazione con i Licei ha prodotto nel 2013 non solo la realizzazione di due seguitissimi eventi nell’ambito del forum di Anterem “Agorà”, ma anche la mostra collaterale “L’arte della parola”.

Di tutto ciò diamo conto in questo numero di “Carte nel vento”, in cui inoltre presentiamo i finalisti e il vincitore per l’edito dell’edizione 2013. Tutto avviene attraverso alcuni testi esemplari degli autori corredati dalle note critiche di Rosa Pierno, che confermano un’altra prerogativa di questo Premio: l’analisi ininterrotta della poesia contemporanea. I poeti proposti sono Alessandro Assiri, Antonio Bux, Peter Carravetta, Alessandro Ceni, Biancamaria Frabotta, Tiziano Fratus, Patrizia Gioia, Alberto Mori, Silvia Rosa.

Ricordando a tutti i poeti che l’edizione 2014 è appena iniziata scarica il bando della 28^ edizione, auguriamo buona lettura.

In copertina, “Music for chairs” di Alberto Mori

Antonio Scaturro, poesie inedite da “Notturna”

[...]come la storia delle arterie

all’altezza della mia morte[...]

 

se lo sguardo d’un tratto

(inconsapevolmente) si facesse tatto,

potrei allora - ma solo allora -

cedere al gesto l’angoscia,

le pupille come mani a verificare

il palpitio, il tremolio

che niente sa

e niente dimentica.

 

il battito lento, significa sul tamburo

dell’occhio

e in nessun altro luogo

che non sia mio, in nessun altro

nome che non sia il mio.

Oronzo Liuzzi, immagini, “Meteoriti di poesia” con un breve commento di Alfonso Lentini

Queste "meteoriti" luccicanti e colorate di Oronzo Liuzzi sembrano provenire da un altrove, da una dimensione aliena dei cosmi o delle menti e sembrano farsi portatrici di messaggi muti ma intrecciati a una misteriosa idea di bellezza...

Oronzo, come me, lavora con i sassi e con altri elementi naturali, intervenendo su di essi con discrezione e rispetto. Estrarre, "spremere" poesia dalle cose, dagli oggetti, dalla natura: mi sembra sia questo uno dei fini più alti che gli artisti contemporanei dovrebbero perseguire. (A. L.)

Doris Emilia Bragagnini, poesia inedita, “Claustrofonia”

claustrofonia

 

il muro tace, non risponde più

si lascia guardare angolandosi

in riproduzioni lessicali nei passi

o sfarfallii - armati - sottoluce

 

ogni tanto un urto di temperatura

differente, a porte chiuse ] tolte le dita

da maniglie ingoiate a sorsi, uscite laterali

agglomerate al bolo circolante, contropelle

 

la risalita dei ricordi sfida il cemento

dell’anima in guardiola, divelta e sugosa

Viviane Ciampi, poesie inedite da “Volti”

L’accès au visage d’autrui est d’emblée éthique

Levinas

ricordati

di quel mistero
in cui

brillano i volti

l’occhio verifica
reinventa

abita

l’imprevisto

ricordati
siamo la folla
che traccia linee
fino a riempire lo spazio

Llanos Gomez Menéndez, prosa inedita, “La città di Dite”

Lo buon maestro disse: "Omai, figliuolo,
s'appressa la città c'ha nome Dite,
coi gravi cittadin, col grande stuolo".

Lisa Sammarco, prosa inedita, “Io, un falso d’autore”

Anticipiamo la prosa con il testo poetico La parola in corpo

 

 

Mi pongo in mezzo

per farmi attraversare

sono una voce tinta

un fondo di bicchiere

la grammatica di un corpo

sono come se fossi

la brevità di un luogo

 


 

Io, un falso d’autore

 

Pietro Pisano, poesie inedite da “Nel regno intero dell’attimo”

Un attimo di chiarezza dura così poco.

L’oscurità resta più a lungo. Vi sono

più oceani che terraferma. Più

ombra che forma.     Adam Zagajewski

 

***

Dentro la piana della notte

il corpo è il confine

stabilito dal peso della perdita,

qui dove l’essere appartiene

al respiro sottratto delle cose, non si muore

che per vivere

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