Gennaio 2016, anno XIII, numero 28

Franco Falasca, poesia inedita “Tu che non esisti”, nota di Marco Furia

Un indicibile bersaglio

Con “Tu che non esisti”, Franco Falasca propone un componimento il cui evidente espressionismo sembra quasi sconfinare nella vera e propria invettiva.

La parola è uno strumento e, usata in una certa maniera, può assumere l’aspetto di un’arma o, comunque, di un proiettile lanciato contro qualcosa o qualcuno.

Giuseppe Nava, dalla raccolta inedita “Nemontemi”, nota di Giorgio Bonacini

Il filo che lega queste testi in un poemetto che, fin dalle prime parole, evidenzia una sua lenta e dolente osservazione e interrogazione, inizia da una notazione storica: il calendario azteco che chiudeva l’anno con una coda di cinque giorni, detti nemontemi, da cui il titolo dell’opera, che oscuravano e quasi bloccavano la vita e le attività umane fino al nuovo e rassicurante inizio d’anno.

Gennaio 2016, anno XIII, numero 28

Carte_nel_vento_numero_28

Trent’anni fa nasceva il Premio Lorenzo Montano.

Il passare delle epoche porta con sé mutazioni, smarrimenti, nuove possibilità. Anche per la scrittura. La vita letteraria, nelle sue varie manifestazioni, in questo trentennio è molto cambiata.

Piacevole è riconoscere che anche nel nostro tempo, proprio quello di adesso, la qualità della poesia rimane intatta: questo testimoniano poeti e prosatori presenti nel nuovo numero di “Carte nel Vento”, tutti introdotti dalla redazione di “Anterem”, selezionati dalla scorsa edizione del Premio.

Nel mutamento delle epoche restano intatte molte questioni legate alla poesia: riesce a raggiungere la meta che indica, riesce a colmare il vuoto che racconta, riesce a seguire i richiami che capta?

Nel cambiamento dei mezzi comunicativi rimane intatta la densità delle opere: forse il miglior viatico per il 30° “Montano”, a cui invitiamo poeti e prosatori per proseguire questa lunga storia.

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