Attendiamo i tuoi manoscritti

Attendiamo i tuoi manoscritti
Tutti i poeti e gli editori di poesia sono invitati a inviare al Centro testi manoscritti ed editi.

L’indirizzo è: Biblioteca Civica – Centro di Documentazione L. Montano – via Cappello 43 – 37121 Verona.

 

Biblioteca Civica di Verona: Sala teologia

Il Centro di Documentazione sulla poesia contemporanea Lorenzo Montano è promosso dalla Biblioteca Civica di Verona in collaborazione con la rivista di ricerca letteraria Anterem.

 

Istituito nel 1991 e curato da Agostino Contò, rappresenta una realtà che ha pochi eguali nel panorama delle biblioteche italiane.


Il Centro offre alla consultazione degli appassionati e degli studiosi manoscritti e volumi di poesia degli autori contemporanei più significativi, oltre alle principali riviste letterarie italiane e straniere.

Biblioteca Civica di Verona

Un’ampia raccolta di testi editi e inediti inviati dai concorrenti al Premio Nazionale di Poesia Lorenzo Montano, oltre alla collezione completa della rivista “Anterem” e dei volumi pubblicati dalle omonime edizioni, introducono il lettore nella dimensione più dinamica, in progress, dell’intero fondo.

Lorenzo Montano: Ritratto di Lorenzo Montano a opera di Leo LonganesiLorenzo Montano:
[ Ritratto di Lorenzo Montano a opera di Leo Longanesi ]

 

Nel Centro sono raccolti altresì disegni, prove d’artista, incisioni, fotografie di artisti che hanno collaborato con Anterem nell’ambito della rivista, delle collane editoriali e degli eventi promossi dal 1976 (anno della fondazione, avvenuta a opera di Flavio Ermini e Silvano Martini) a oggi.

Copertina del libro: Poesia europea contemporaneaPoesia europea contemporanea: [ Copertina del libro ]  

Proprio in questi giorni il Centro ha superato il numero di 10.000 manoscritti (molti dei quali “prime stesure” con correzioni d’autore) e 20.000 volumi.

Rivista ANTEREM Numero 73

Rivista Anterem Numero 73Rivista Anterem Numero 73

Editoriale

L’esperienza della percezione

Gli uomini sono ossessionati dall’opinione che hanno delle cose, più che dalle cose stesse.

Epitteto

Tra le molteplici dimensioni in cui siamo gettati, e a cui non ci possiamo sottrarre, c’è quella dell’essere destinati a fare esperienza.

Ciascuno di noi è gettato nel tempo ed è condannato a crescere. Il che vuol dire riconoscere che siamo solo un punto tra i tanti, una particella impersonale in un universo sterminato.

Il soggetto non appare più come identità, ma come limite mobile. Si estingue come principio costitutivo del sapere per scoprirsi correlativo ai confini che esplora e alle scelte che compie.

L’esperienza della percezione: ne danno conto i poeti a cui si apre questo numero di “Anterem”. Accompagna i loro testi un nucleo di riflessioni che modula lo stesso tema dal punto di vista filosofico: sotto il profilo del tempo, della parola e della memoria. Ne sono autori Carlo Sini e i collaboratori della cattedra di filosofia teoretica della Statale di Milano.

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