Cristiana Panella, videolettura con animazione della prosa inedita “l’amore mendica e ripete”, premessa di Mara Cini

Versione stampabilePDF version

 

ero venuta a dirti

 

È una trina il testo di Cristiana Panella, un pizzo lacerato, umido, macchiato, costellato di punti di sutura.

È un abito di sirena ferita e sporca con la coda di pece.

È un testo mendicante e materno …conservo almeno le braccia per covarti nell’impronta spiaggiato, richiedente asilo di parola.

 

l’amore mendica e ripete

 

Cristiana Panella (Roma, 1968) è senior researcher in antropologia sociale e culturale in Belgio. Vive all’estero dal 1994. Dopo la laurea in Lettere Moderne all'Università La Sapienza si è trasferita a Parigi, dove ha ottenuto un master (DEA) in Storia dell'Arte Africana alla Sorbona per poi conseguire un dottorato in Scienze Sociali all'Università di Leiden, nei Paesi Bassi. Tra il 1995 e il 2005 ha effettuato lunghi soggiorni di ricerca in Mali sul commercio clandestino di reperti archeologici e sui cercatori d'oro, prima di dedicarsi allo studio del commercio informale a Roma. Attualmente la sua ricerca è orientata sulle implicazioni etiche della corporeità. I risultati delle sue ricerche sono stati presentati in decine di pubblicazioni e convegni internazionali in Europa, in Canada e negli Stati Uniti. Di prossima pubblicazione, un volume sul rapporto tra etica individuale, norma e costruzione politica dell’illegalità. Parallelamente alla sua attività di ricerca, tra il 2015 e il 2018 ha collaborato con una casa editrice di Bruxelles orientata sulla poesia performativa e la prosa poetica, in qualità di editor e di lettrice. Alcuni suoi testi di poesia sono stati pubblicati su retabloid (rassegna stampa di Oblique Studio, 2018); nel 2019 è stata finalista al Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano per la sezione “une prosa inedita”, e membro della giuria critica del Premio nel 2020. Nel 2019 ha auto-pubblicato il non-romanzo in cielo e in terra. Nel corso del 2020 ha curato e tradotto per Carte nel Vento testi di poesia francofona contemporanea inedita in Italia (Marcel Moreau, Serge Pey e, prossimamente, Christophe Manon e Hélène Dorion). Un suo testo figura tra gli Atomi 2020 di Oblique Studio (#20).