Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Marzo 2020, anno XVII, numero 45

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Carte nel Vento

periodico on-line 
del Premio Lorenzo Montano

 

a cura della redazione di "Anterem"

Dal presente numero “Carte nel vento” non avrà più un solo curatore ma diventa un collettivo di redazione: d’ora in poi il periodico sarà prodotto, in ogni fase di realizzazione, dall’intero corpo redazionale di “Anterem”, costituito da Giorgio Bonacini, Laura Caccia, Mara Cini, Flavio Ermini, Rosa Pierno, Ranieri Teti.

Nella visione e nella condivisione di un’idea comune che dura da decenni, dall’esperienza di “Anterem” a quella del “Montano”, si rinsalda ancor più l’elemento distintivo di questo premio: la completa coincidenza tra la redazione della rivista e la giuria storica.

Durante i cinque mesi appena passati, questo gruppo privo del suo direttore è riuscito con un grande lavoro collettivo a portare avanti tutto quanto intrapreso, in cartaceo e in rete, superando ogni ostacolo.

In tempi così difficili ritengo sia giusto ancorarci tutti alla stessa passione e condividere il più possibile, il più possibile vicini e radicati nella certezza che insieme ogni atto sia maggiormente consapevole e fecondo, senza arretramenti né pause.

Con questo numero di “Carte nel vento” si conclude la presentazione delle opere segnalate e finaliste al 32° Premio Lorenzo Montano, edizione 2018. Abbiamo il piacere di proporre testi che, nella varietà dei temi e delle forme, offrono uno sguardo inedito sul senso del nostro esistere poeticamente. Tutte le opere sono introdotte dalle note della redazione di “Anterem”: senza definizioni generiche, abbiamo cercato anche questa volta di accompagnare le poesie e le prose qui contenute con spunti di lettura originali.

Abbiamo inoltre il piacere di ospitare in copertina Miro Gabriele, non solo poeta e traduttore, ma anche fotografo: un fotografo con la visione del poeta.

Ma tutto questo non è che una breve sosta, il tempo di un respiro… l’edizione 2020 è in corso, per nuovi sguardi e per altri versi e prose che sarà un grande piacere raccontare e pubblicare.

Scarica il bando del 34° “Montano” (2020)

Ranieri Teti

 

In copertina: “Campidoglio”, fotografia di Miro Gabriele

 

(leggi tutto)

Francesca Favaro

Francesca Favaro, dottore di ricerca in Filologia ed Ermeneutica italiana, nel 2014 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale (seconda fascia) per il S.S.D. 10/F1: Letteratura italiana, Critica letteraria e Letterature comparate. Collabora regolarmente, anche come docente a contratto, con il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’UniversitaÌ€ degli Studi di Padova.

Ilaria Palomba

Ilaria Palomba, da “Mancanza”, Augh! Edizioni, 2017

 

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Siamo mancanze

che s’incontrano

specchiandosi nei vuoti.

 

***

Lasciavo sentissero l’odore

del sole nascente,

tuttavia non restavo mai.

Sapevo condurre nel vuoto

dinanzi ad altissime maree,

a loro scegliere

se attraversarle.

 

***

Starsene in disparte è una forma d’amore.

Abitiamo illusioni

e ne siamo prigionieri.

Marika Orlando

Marika Orlando è nata a Milano nel 1985. Laureata in Legge. L’opera che presenta è solo una parte dei racconti che ha raccolto in “Unisci i Puntini”.

Mariannina Sponzilli

Mariannina Sponzilli ha collaborato con varie riviste letterarie.

Ha pubblicato opere poetiche e prosastiche con Firenze libri, Laboratorio delle arti, Todariana, Carello editore, Montedit. Vive a Lucera, in provincia di Foggia.

Sponzilli - Nel magma informale

Sponzilli - Nel magma informale

Giuseppe Talìa

Da “La musa last minute”, Edizioni Progetto Cultura, 2018

 

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Nel trittico del Cane, Io, Es e Sé,

nell’alternativo concept di pianeti nani,

nella perduta via degli anelli planetari,

nel viaticum della storia allucinata,

nell’almagesto dei fenomeni di massa

voliamo, con accanto una Musa Low Cost.

 

Erri De Luca

 

Dell’opera sull’acqua non rimane che una diga pericolante

Marco Boietti

Marco Boietti, da “La voce arcana”, Edizioni Polistampa, 2017

 

La voce arcana

 

La follia stellata

compone la lingua della fantasia,

che sia un che di impercepito

o elemento insensato

 

sfuggono parole appena nate

dalle barriere più opache.

 

L’ombra più erudita vigila sul tesoro

sfrondato da superflui aggregati.

 

Anni celesti

 

Dal rumore nell’oscurità

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