Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Saggi brevi

Addentrandosi nella Lettura

Il saggio breve è un genere letterario che ha una storia di particolare rilievo nella letteratura, anche nella modernità. Si pensi alle opere di Leopardi e Baudelaire, ma anche, in tempi più recenti, a quelle di Valéry, Eliot, Benn, Brecht, Macchia, Magris, Bonnefoy, Zanzotto.

In connessione con i settori più avanzati del sapere contemporaneo, la rivista "Anterem" ha - sin dalla sua fondazione - privilegiato questa forma letteraria nell'accostarsi alle questioni cruciali del pensiero poetico. Ha contribuito così a dare visibilità all'esistenza autonoma e specifica di questo genere letterario, che fra tutti è quello in cui si esprime il massimo di autoriflessione, di consapevolezza, di volontà progettuale.

Eugenio Montale e Lorenzo Montano / 2

Eugenio Montale

A conclusione delle iniziative per il cinquantenario della morte di Lorenzo Montano (1895-1958), proponiamo in formato originale un articolo di Eugenio Montale, tratto dal quotidiano “L’Arena” del 18 dicembre 1966, in cui il poeta futuro premio Nobel scrive dei suoi rapporti artistici e letterari con Verona.

Particolarmente significativo è il suo ricordo di Lorenzo Montano, “prosatore perfetto e gentleman di vecchio stampo”, soprattutto quando si sofferma sulla quasi omonimia dei cognomi:  “Data la somiglianza dei nostri nomi, fummo tutti e due vittime di equivoci, del resto molto onorevoli. Più d’uno si congratulò con lui per gli Ossi di seppia e alcune persone mi dissero che Viaggio attraverso la gioventù era il mio libro migliore”... 

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Zio Vanja di Cechov tra Lorenzo Montano e Raissa Olkienizkaia Naldi

di Maria Pia Pagani
Zio Vanja

Con la sua signorile classe, Lorenzo Montano diede anche un silenzioso ma importante contributo nella conoscenza del teatro russo in Italia negli Anni Venti. La sua esperienza e la sua conoscenza del panorama editoriale italiano furono infatti preziose per Raissa Olkienizkaia (1886-1978) – colta e sensibile ebrea pietroburghese sposata al giornalista Filippo Naldi (1886-1972). Il loro dialogo culturale coinvolse la redazione de «La Ronda» e conoscenze comuni quali Giovanni Papini, Emilio Cecchi, Sibilla Aleramo, Olga Resnevic Signorelli.

Adriano Spatola

“Anterem” è una rivista di ricerca letteraria. Le varie serie attraverso le quali negli anni la rivista ha svolto il suo lavoro segnalano le varie strategie per giungere a pronunciare la parola originaria.

La terza serie della rivista (1983-93), dedicata alle “Ragioni della poesia”, ha ospitato più volte Adriano Spatola (1941-1988), un autore che non ha esitato a “sprofondare lo sguardo nell’anima del vasto mondo” come indicava Novalis, in un confronto serrato con le parole e con la loro “malattia”, come imponeva Giacomo Bergamini (1945-2004) (cfr. La malattia delle parole, Anterem Edizioni, 1997).

I testi di Spatola che proponiamo sono tratti dai numeri 25, 31 e 38 di “Anterem”.
A questo autore la casa editore Diabasis ha dedicato un volume curato da  Eugenio Gazzola: Al miglior mugnaio (2008).
In seguito alla lettura di tale opera, Marco Furia e Mara Cini, poeti e redattori di “Anterem”, ma anche stretti collaboratori di Spatola negli anni Ottanta, dedicano le loro testimonianze, proponendo anche immagini inedite di rilievo.

Un’ulteriore testimonianza è quella di Luigi Fontanella. È di grande rilievo per gli emozionanti e inediti particolari biografici che porta alla luce.

Sempre di Marco Furia proponiamo un omaggio a Spatola.

Una galleria di immagini degli anni Settanta e Ottanta fornite da Luigi Fontanella e da Mara Cini danno un’idea dell’epoca in cui è maturata l’esperienza di  “Tamtam”. Epoca in cui “Anterem” ha mosso i primi passi.

"Il miglior mugnaio" di Marco Furia

Il miglior mugnaio

Una recensione di Al miglior mugnaio – Adriano Spatola e i poeti di Mulino di Bazzano, di Eugenio Gazzola, non può non tenere ampio conto, oltre che del testo in sé, della figura cui lo stesso è dedicato: un atteggiamento, mi pare, rispettoso delle intenzioni dell’autore, il quale mostra, nel corso della sua attenta ed elegante disamina, vero e proprio affetto nei confronti di ambienti e persone.

Quale immagine scaturisce dalla lettura?

"Al miglior mugnaio" di Mara Cini

“AL MIGLIOR MUGNAIO”

Adriano Spatola e i poeti del Mulino di Bazzano

Cerco in libreria il recente “Al miglior mugnaio” di Eugenio Gazzola, edizioni Diabasis, e la commessa mi chiede se si tratta di un libro di cucina.

Benedetti librai! dice Flavio. Maledetti! dico io.

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