Ranieri Teti

Una poesia inedita: poesie dei finalisti e del vincitore, commenti di Marco Furia

L’inserimento dei testi non ha seguito i risultati del premio ma un percorso che si delinea attraverso le tendenze della poesia contemporanea: tra possibili contiguità, in un itinerario che scorre non solo all’interno di questa sezione ma si connette, nel suo ideale svolgersi, alle altre due.

Opera edita: poesie dei finalisti e dei vincitori, commenti di Flavio Ermini e Rosa Pierno

L’inserimento dei testi non ha seguito i risultati del premio ma un percorso che si delinea attraverso le tendenze della poesia contemporanea: tra possibili contiguità, in un itinerario che scorre non solo all’interno di questa sezione ma prosegue, nel suo ideale svolgersi, anche alle altre due.

Marzo 2009, anno VI, numero 10

Carte nel Vento

 

periodico on-line 
del Premio Lorenzo Montano

 

a cura di Ranieri Teti


I testi poetici, le note critiche

In questo numero diamo visibilità a una parte del lavoro teorico che costituisce le fondamenta di un Premio come il “Lorenzo Montano”, occupandoci dell’ultima edizione che si è conclusa durante le giornate della III Biennale Anterem di poesia.

I testi poetici delle autrici e degli autori finalisti e vincitori, vera sostanza del premio, sono commentati dai redattori della rivista “Anterem”, esattamente come si è svolto dal vivo durante la “Biennale”.

L’intreccio di poesia di qualità e il suo approfondimento critico rappresenta un avvenimento di rarità nel panorama letterario contemporaneo. Su questa strada intendiamo proseguire, già con la nuova edizione del Premio che scade fine marzo.

Ranieri Teti cartenelvento@anteremedizioni.it

Eugenio Montale e Lorenzo Montano / 2

Eugenio Montale

A conclusione delle iniziative per il cinquantenario della morte di Lorenzo Montano (1895-1958), proponiamo in formato originale un articolo di Eugenio Montale, tratto dal quotidiano “L’Arena” del 18 dicembre 1966, in cui il poeta futuro premio Nobel scrive dei suoi rapporti artistici e letterari con Verona.

Particolarmente significativo è il suo ricordo di Lorenzo Montano, “prosatore perfetto e gentleman di vecchio stampo”, soprattutto quando si sofferma sulla quasi omonimia dei cognomi:  “Data la somiglianza dei nostri nomi, fummo tutti e due vittime di equivoci, del resto molto onorevoli. Più d’uno si congratulò con lui per gli Ossi di seppia e alcune persone mi dissero che Viaggio attraverso la gioventù era il mio libro migliore”... 

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Zio Vanja di Cechov tra Lorenzo Montano e Raissa Olkienizkaia Naldi

di Maria Pia Pagani
Zio Vanja

Con la sua signorile classe, Lorenzo Montano diede anche un silenzioso ma importante contributo nella conoscenza del teatro russo in Italia negli Anni Venti. La sua esperienza e la sua conoscenza del panorama editoriale italiano furono infatti preziose per Raissa Olkienizkaia (1886-1978) – colta e sensibile ebrea pietroburghese sposata al giornalista Filippo Naldi (1886-1972). Il loro dialogo culturale coinvolse la redazione de «La Ronda» e conoscenze comuni quali Giovanni Papini, Emilio Cecchi, Sibilla Aleramo, Olga Resnevic Signorelli.

XXIII Edizione (2009)

Lorenzo Montano
Lorenzo Montano ritratto da Leo Longanesi


Mentre va a concludersi l’attuale Biennale Anterem di Poesia, abbiamo il piacere di presentare il bando della XXIII edizione del Premio Lorenzo Montano, che scadrà il 31 marzo 2009.
Tutti i poeti finalisti, segnalati e menzionati per le varie sezioni costituiranno i protagonisti della prossima Biennale, insieme con filosofi, critici letterari, editori, musicisti e videoartisti.

Biennale Anterem 2008: i videoart di sabato 15 novembre 2008

And, when the higher sky opens
di Taron Petrosyan con musica di Bach Grieg

Armenia, 2007
7’40”

“And, when the higher sky opens
God forbid that I, being not used to savor the light,
Melt like a candle, dissolve till the end, and disappear,”

Grigor Narekatsi (poeta e teologo armeno del decimo secolo)

Biennale Anterem di Poesia: 18 ottobre 2008 - IV appuntamento

In ogni incontro, la poesia viene a trovarsi al centro di un grande evento multimediale che coinvolge artisti, filosofi e musicisti

Immagine di servizio

Sabato 18 ottobre 2008
ore 14.30 - 19.00, Biblioteca Civica, Spazio Nervi


LE RAGIONI DEL TESTO
Trasmettere poesia


I poeti selezionati dalla Giuria del Premio
per la sezione “Opera edita - Provincia di Verona”
leggono i loro testi

Interventi teorici di Flavio Ermini,
Romano Gasparotti, Rosa Pierno, Tiziano Salari

Spoglio dei voti espressi dalla Giuria dei Lettori
e proclamazione del Supervincitore

Galleria immagini a cura di Alessandra Salardi Tommasoli - alesalardi@iol.it

Musiche originali di Francesco Bellomi

Ragioni del testo e destino

Tiziano Salari

1

In un bel libro di Milan Kundera, I testamenti traditi, si parla, tra l’altro, delle traversie in cui incorrono i testi dopo la morte degli autori, e si sofferma in modo particolare sull’opera di Kafka, sia sui modi alterati in cui è stata tradotta o pubblicata (in modo particolare in Francia), a partire dal primo tradimento, quello di Max Brod di pubblicare e far leggere al mondo ogni riga scritta dall’amico.” Non riesco a capacitarmi che ci si stupisca tanto della (supposta) decisione di Kafka di distruggere l’intera sua opera. Come se una simile decisione fosse a priori assurda. Come se un autore non avesse sufficienti ragioni per portarsi dietro la propria opera nel suo ultimo viaggio” E questo sia perché i libri possano non piacere più al suo autore, o non possa più piacergli il mondo ai quali essi sono stati largiti. Alla fine un autore, potrebbe essere disgustato dalla stessa vanitas vanitatum dell’arte o delle incomprensioni che ha subito e non vuole che esse vengano perpetrate anche dopo la sua morte. A una attenta disanima sia della lettera a Max Brod che viene ritenuta il testamento di Kafka., sia di altre dichiarazioni di Kafka, Kundera afferma che Kafka non partecipava a nessuna delle categorie sopra elencate, che riteneva valida una parte della sua opera (di cui correggeva ancora, sul letto del sanatorio, poco prima della morte, gli ultimi racconti), e gli scritti che voleva sopprimere erano sostanzialmente gli scritti intimi, lettere e diari, e i racconti e i romanzi che non era riuscito a ultimare. America? Il processo ? Il Castello?

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