Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Riccardo Deiana

A distanza d’amore

 

Si muovono tra la leggerezza e il dolore i versi della raccolta La bellissima fanciulla e altre poesie di Riccardo Deiana. Tra armonia e ustione, incanto e strazio, bellezza e pena.

Maria Grazia Calandrone

Un ago che serra i bordi di cose distanti come il “cuore molto bianco che in realtà rimanda alla nostra mente” lavora alacremente nei testi poetici di Maria Grazia Calandrone per ricondurre ciò che è sparso disordinatamente in un medesimo insieme. L’unione è nel cuore delle cose, ecco dunque che bisogna cercare l’essenza di ogni oggetto naturale per trapassare, tramite analogia, al corpo umano e in tal modo inserirlo - non più dunque visto come corpo estraneo alla natura - nel ritmo pulsante di un onnicomprensivo elemento.

Rinaldo Caddeo

Quando il poeta entra nella storia, da poeta, con tutti i sensi aperti, con tutte le parole portatrici di pensiero, con la conoscenza, riesce in un sussurro penetrante a dire con forza di tremendi silenzi.

Quasi sottovoce, in un lascito testamentario.

Simone Burratti

Questo libro rappresenta un uscire sbattendo la porta. Un piegare con la forza i propri pensieri nel tempo e nel luogo della poesia, così distante dall’autismo omologato che caratterizza l’età moderna fin dal suo inizio.

È necessario un sempre più vigile senso di responsabilità nei confronti dell’essere umano.

Daniele Barbieri

La poesia e l’amore da sempre intrecciano i loro cammini e si potrebbe anche pensare che siano nati insieme: quando la parola ha sentito che quel sommovimento psicofisico ha avuto necessità di dirsi. E da qui, il sovvertimento del comune senso di intelletto ed emozione, verso una trasformazione mai fissata e spesso sfuggente, si è legato alla sua pronuncia significante.

Viola Amarelli

 

L’impossibilità di mettere a fuoco le cose, e definirne i contorni e i particolari, si rivela come luogo d’incontro con il sé.

Si esplicita in un peculiare gioco di specchi e di cornici mobili. Impone al lettore di abbandonare lo stato d’immobilità e di lanciarsi in avanti, perché la chiave del pensiero va sempre trovata nella fluidità dell’erranza.

Aida M. Zoppetti

Dalla prefazione di Massimo Gualtieri a “Una coltivazione di forme”:

Luca Vaglio

Quando un essere umano nasce, con lui nasce un mondo. Esordisce un paesaggio entro il quale l’uomo e la donna vivono senza consapevolezza.

Nel corso della nostra breve storia evolutiva non abbiamo ancora imparato a pensare.

Si va dall’ininterrotto al balbettio della vita di tutti i giorni.

Entriamo nel perimetro della nostra esistenza come dentro un paesaggio dipinto, un paesaggio artificiale.

Carlo Tosetti

Lo splendore del vero

Poliedriche e rammemoranti, eterogenee e in sé concluse, ciascuna sospesa nella sua dimensione naturale o letteraria, le visioni che emergono dalla raccolta Parigi e altri tempi di Carlo Tosetti paiono somigliare ad una raccolta di inquadrature diversificate, fotogrammi fermati nel loro spazio-tempo, quasi un museo personale dell’autore.

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