Ranieri Teti

Lucetta Frisa, poesie inedite da "Private city"

La musica èun’operazione per sottrarsi alle leggi di questo mondo (...) alla sua salda disumana materialità.
Henri Michaux

 

Danza dei dervisci ruotanti

Mario Fresa, una premessa e poesie inedite da "Separazione dalla luce"

Nota dell'autore

Il poeta incide sopra se stesso una ferita che annuncia l’alto riverbero di una rottura decisiva: cioè l’esplodere di una visione dilatata, nobilmente oggettiva,che d’improvviso lo fa precipitare in un agone sconosciuto, dalle sembianze gelide e divine.

Elena Corsino, una premessa e poesie inedite da "Nature terrestri"

Nota dell'autrice

La parola dice il cielo e la terra, dal momento che la parola li riempie. Ma la parola non contiene nétutto il cielo néla terra intera; cielo e terra sovrabbondano. Dove dunque si riversano cielo e terra quando di essi è colma la parola?

Domenico Cipriano, una premessa e poesie inedite da "Novembre"

Nota dell’autore

Sono poesie ispirate dal tragico terremoto del 23 novembre 1980 in Irpinia, un pezzo della mia vita e di quella delle persone di questi luoghi dove ho vissuto l’infanzia e la crescita, con uno sguardo anche al dopo, avendo come riferimento il luogo.

Lucianna Argentino, poesie inedite da "L’ospite inatteso"

  • Se non c'è chi veglia mentre tutti dormono, è come se non ci fosse chi ama, chi spera veramente. Maria Zambrano

***

 

Dice che non c’è addio nelle asole
e asola allora sia:
poca materia intorno e vuoto.
Sia passaggio e allaccio
sia lo spazio dell’abbraccio e del ritorno
sia pertugio e rifugio
sia il chiuso esposto alla parola.

 

***

Cristina Annino: due racconti inediti, una poesia, un'immagine

Cristina Annino

Due racconti inediti, una poesia e un’immagine



Fatto sta


Fatto sta, la

speranza è una casa, ed è

larga più del luogo in cui dormo. La devo

sollevare sveglio ogni

alba, per infilarla in bocca; poi

con acqua la ingoio fissando sul guanciale

l’orma di lei che mi spacca

i polmoni per respirare. Se resisto son

degno.

da Casa d’aquila, Levante Editori, Bari 2008

Stefano Guglielmin, La natura della rete: tra pesciolini di plastica e ossi di seppia.

Da alcuni anni seguo e segno quotidianamente alcuni quartieri della rete, ne marco gli angoli, come un cane di strada. Ho anche una mia cuccia, bianca, dove deposito gli ossi. Talvolta sono di seppia, talaltra di gallina, ma l'intenzione è sempre la stessa: offrire un catalogo di bontà ad un pubblico presente e futuro.

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