“Anterem”. Invito all’abbonamento

“Anterem” n. 78 è in fase di stampa e la sua distribuzione è imminente. Il numero sarà dedicato ad alcune questioni letterarie e filosofiche connesse alla figura dell’“Apostrophé”.
Convengono al dialogo su questo tema poeti e pensatori di rilievo internazionale, in un succedersi articolato di testi poetici, teorici e segnici.
Contiamo di farLe cosa gradita anticipandoLe il sommario del fascicolo.

Le immagini che qui proponiamo riguardano Paul Celan e Ingeborg Bachmann, due figure centrali nell’intervento di Clemens-Carl Härle.

Paul Celan
Ingeborg Bachmann e Paul Celan

Manoscritto di Paul Celan
Manoscritto della poesia "In Aegypten" dedicata da Paul Celan a Ingeborg Bachmann nel 1948


Per chi ancora non è abbonato alla rivista “Anterem”, riteniamo che questo sia il numero ideale per iniziare a confrontarsi con il nostro cammino di conoscenza, iniziato nel 1976.

L’abbonamento ad “Anterem” è biennale e consente un aggiornamento costante sulle più significative tendenze poetiche internazionali.
Costa 50 euro – da versare sul c.c. postale n. 10583375 intestato alla rivista – e dà diritto a ricevere quattro numeri della rivista.

Ricordiamo ai nostri lettori la formula di abbonamento “rivista con libri”. Costa solo 100 euro ed è estremamente vantaggiosa. In tal modo, infatti, oltre ad “Anterem” l’abbonato riceverà per due anni tutti i volumi pubblicati da Anterem Edizioni e tutti i libri di poesia in coedizione con Cierre Grafica (non meno di 20 volumi).

Dal 2008 c’è un’altra importante novità: i nostri abbonati entreranno a far parte della Giuria dei Lettori del Premio Lorenzo Montano. Avranno in tal modo il diritto di esprimere la loro valutazione sui tre libri vincitori della sezione “Opera edita”, concorrendo così a scegliere il “supervincitore”.

Ulteriori informazioni sull’abbonamento:
www.anteremedizioni.it/rivista_abbonamenti_e_richieste

Neo/Alcesti, Canto delle quattro mura

Per le edizioni di Moretti&Vitali è uscito il volume di Ida Travi, Neo/Alcesti, Canto delle quattro mura, Poesie per la musica, pp.140, euro 11,00

Neo/Alcesti Canto delle quattro mura


Nell’antica tragedia di Euripide, Alcesti è una figura misteriosa, indimenticabile: dà la sua vita in cambio di quella del marito, re Admeto, condannato a morire dagli dei.  Alcesti è considerata una tragedia, ma non è una vera tragedia: Alcesti regina muore, sì, ma torna presto viva dal regno dei morti.  Si tratta infatti di una tragedia sfiorata, una resurrezione.  In questa raccolta di poesie per la musica, dell’antica Alcesti non resta che l’ombra. Si incontra piuttosto una sua sembianza, una qualunque, una che si spaccia per parente, una che entra in casa sbattendo la porta e lancia sulla sedia il suo paltò.  Un’antica casa greca e una novecentesca casa contadina si confondono qui, tra queste mura.  Neo è lo scorrere del fiume. Neo è il vagito che ritorna. Qualcuno sta per andarsene, qualcuno sta per tornare. Sbatteranno le porte. Voleranno le tende alle finestre...
«O ti adatti o sogni. Dove la madia era vuota presto ci sarà del pane, dove c’era del pane adesso, per un attimo, c’è buio.»

Per ordinare il libro ordini@morettievitali.it

 

I colori della poesia: Pura eco di niente

Pura eco di niente è un volume recentemente pubblicato dalle Edizioni Poiesis, Morterone. É un libro che fa incontrare quattro poeti con quattro artisti. Ogni poeta presenta sette poesie alle quali si accostano altrettante opere pittoriche.

Pura eco di  niente

I poeti sono: Ida Travi, Ranieri Teti, Carlo Invernizzi, Flavio Ermini. Gli artisti sono: Nelio Sonego, Pino Pinelli, Bruno Querci, Carlo Ciussi,

Il filosofo Massimo Donà [pdf 17KB] opera una fitta tessitura tra parola e segno. Lasciando dialogare i lavori e intervenendo con riflessioni che hanno lo scopo di evidenziare anche le più piccole convergenze di senso.

Proponiamo qui alcuni exempla:

Ida Travi, Teoria poetica del basso continuo

Teoria poetica del basso continuo

 

Il n. 76 della rivista "Anterem" (giugno 2008, anno XXIII) ha suscitato un grande interesse tra i nostri lettori. Tanto che dopo la tiratura iniziale di 3700 esemplari, abbiamo avviato una ristampa, anch'essa esaurita nell'arco di due mesi.

Tra gli interventi più significativi del fascicolo - che, ricordiamo, è dedicato a "Dire la vita" - figura il testo di Ida Travi: Teoria poetica del basso continuo.

Siamo certi di fare cosa gradita ai nostri lettori riproponendolo sul nostro sito.

Marzo 2009, anno VI, numero 10

Carte nel Vento

 

periodico on-line 
del Premio Lorenzo Montano

 

a cura di Ranieri Teti


I testi poetici, le note critiche

In questo numero diamo visibilità a una parte del lavoro teorico che costituisce le fondamenta di un Premio come il “Lorenzo Montano”, occupandoci dell’ultima edizione che si è conclusa durante le giornate della III Biennale Anterem di poesia.

I testi poetici delle autrici e degli autori finalisti e vincitori, vera sostanza del premio, sono commentati dai redattori della rivista “Anterem”, esattamente come si è svolto dal vivo durante la “Biennale”.

L’intreccio di poesia di qualità e il suo approfondimento critico rappresenta un avvenimento di rarità nel panorama letterario contemporaneo. Su questa strada intendiamo proseguire, già con la nuova edizione del Premio che scade fine marzo.

Ranieri Teti cartenelvento@anteremedizioni.it

Iain Chambers: NYC. The Murder Mystery (Lou Reed)

The Velvet Underground

The Velvet Underground, 1968

NYC: il simbolo della città come luogo della crisi della modernità - dove i linguaggi e le tradizioni sono in transito, in traduzione, e vanno alla deriva; dove il montaggio sempre più accelerato annuncia una poetica non tanto dello svelare, quanto dell'approfondire, il mistero, l'enigma della vita moderna. La storia dei suoni si trasforma inaspettatamente nei suoni della storia con cui sondare il mondo.

Invece di cercare di rivelare tutto, di rendere il mondo trasparente alla propria volontà, restiamo in superficie, cercando un senso, un percorso, un sens, lì. Come nella Pop Art di Andy Warhol, amico intimo di Lou Reed, cerchiamo di prendere sul serio i detriti della città, le briciole della metropoli, i frammenti del transito, e di insistere sulla loro valenza estetica.

Non una costellazione sociologica - la metropoli, la Pop Art, Andy Warhol, i Velvet Underground, le musiche e le culture giovanili - ma anche, e soprattutto, un evento poetico; un evento poetico distillato dal corpo dei suoni, tracciato dalla mano, rilasciato dall'occhio. Al centro dello spazio sociale si trova il corpo. Su di esso è iscritta la storia, e in esso si articola la poetica.

 

Saggi

Nietzsche

 

L'inaugurazione della nuova categoria "Saggi brevi" sul nostro sito ha avuto notevoli riscontri.

Ci sono pervenuti diversi saggi che dibattono le questioni agitate da "Anterem".

Pubblicheremo i più rappresentativi, condividendo così il piacere della lettura con gli studiosi e gli appassionati di poesia che ci seguono da tanti anni.

Questa volta il saggio breve è di Roberto Borghesi. Si tratta dell'incipit del volume che sarà pubblicato entro la prossima primavera con le Edizioni Damiano: Nietzsche. Per una filosofia della grandezza.

 


Saggi brevi

Addentrandosi nella Lettura

Il saggio breve è un genere letterario che ha una storia di particolare rilievo nella letteratura, anche nella modernità. Si pensi alle opere di Leopardi e Baudelaire, ma anche, in tempi più recenti, a quelle di Valéry, Eliot, Benn, Brecht, Macchia, Magris, Bonnefoy, Zanzotto.

In connessione con i settori più avanzati del sapere contemporaneo, la rivista "Anterem" ha - sin dalla sua fondazione - privilegiato questa forma letteraria nell'accostarsi alle questioni cruciali del pensiero poetico. Ha contribuito così a dare visibilità all'esistenza autonoma e specifica di questo genere letterario, che fra tutti è quello in cui si esprime il massimo di autoriflessione, di consapevolezza, di volontà progettuale.

Eugenio Montale e Lorenzo Montano / 2

Eugenio Montale

A conclusione delle iniziative per il cinquantenario della morte di Lorenzo Montano (1895-1958), proponiamo in formato originale un articolo di Eugenio Montale, tratto dal quotidiano “L’Arena” del 18 dicembre 1966, in cui il poeta futuro premio Nobel scrive dei suoi rapporti artistici e letterari con Verona.

Particolarmente significativo è il suo ricordo di Lorenzo Montano, “prosatore perfetto e gentleman di vecchio stampo”, soprattutto quando si sofferma sulla quasi omonimia dei cognomi:  “Data la somiglianza dei nostri nomi, fummo tutti e due vittime di equivoci, del resto molto onorevoli. Più d’uno si congratulò con lui per gli Ossi di seppia e alcune persone mi dissero che Viaggio attraverso la gioventù era il mio libro migliore”... 

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