Ottobre 2010, anno VII, numero 12

Carte nel Vento

 

periodico on-line 
del Premio Lorenzo Montano

 

a cura di Ranieri Teti

 

Questo numero di “Carte nel Vento” ospita i poeti finalisti dell’edizione 2009 del Premio Lorenzo Montano, corredati dalle note di Giorgio Bonacini, Marco Furia e Rosa Pierno della redazione di “Anterem”.
Oltre che testimoniare il continuo lavoro sulla poesia di questo Premio, il presente numero opera un approfondimento sulla poesia italiana contemporanea, colta nella varietà degli stili e nelle mutevoli luci del senso, nelle punte dell’esperienza.
La poesia che qui si offre, sia edita che inedita, viene proposta anche attraverso le riletture musicali di Francesco Bellomi, che da alcuni anni compone brani originali per i vincitori del “Montano”.

Spartito di Francesco Bellomi per Folin [pdf  2.2MB]

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Festival RomaPoesia 2010

All'interno di Poetiche RomaPoesia 2010 segnaliamo: Letture ASL RMD - Centro Diurno "Giovagnoli", via Colautti 28

sabato 16 ottobre - ore 11-13: Maria Grazia Calandrone, Francesca Genti, Vivian Lamarque, Ida Travi, Maria Valente.

Dall' 11 al 17 ottobre 2010 la quattordicesima edizione del festival Romapoesia, diretta da Maria Teresa Carbone e Franca Rovigatti, si intitola PoEtiche e promette di essere uno dei più importanti incontri di poesia delle donne degli ultimi anni: il festival è disseminato in varie zone di Roma, dal centro storico a San Lorenzo, da Trastevere a Marconi, dal Tiburtino a Monteverde. Un grande vastissimo festival in cui poetesse da tutta Italia si incontrano in librerie, biblioteche, scuole e
circoli culturali.

PoEtiche si propone come luogo di confronto per le autrici che con voce molteplice partecipano con la loro scrittura al farsi dell'Italia in cui viviamo e sulla quale il festival intende riflettere.

Il programma prevede letture, conversazioni, proiezioni, ascolti, performance, presentazioni di libri, con la partecipazione di moltissime poetesse di varie generazioni provenienti da tutta Italia. La sezione ¨Passaggi¨ sarà dedicata al tema della traduzione e al confronto con autrici straniere come Anne Sexton, Sylvia Plath, Ingeborg Bachmann, Hélène Cixous.

Postille a "Ante Rem"

 Anassimandro
Anassimandro

Gerald Edelman docet, la memoria è immemoriale. “Zakhor” ci mostra un cammino (estetico-filosofico, letterario e filologico) nel quale si incrociano sostanze aromatiche (uniscono l’anima vegetativa a quella animale) e suoni (uniscono quella animale a quella razionale). Seguendo il cammino s’arriva al roveto ardente e all’estasi di Mosè. Continuando, ci si ritrova all’infinito. A quello letterario di Leopardi, certo, ma anche a quello filosofico dell’Apeiron di Anassimandro, entrambi alle origini della vita, alle scaturigini della scrittura (poetica). Questo saggio di Clemente Condello porta a riflettere ulteriormente sulla temativa affrontata con il n. 53 di “Anterem”: “Ante Rem” (dicembre 1996)

L'albero della Poesia

Nell’ambito dell’iniziativa “L’albero della poesia”, prima edizione, a cura di Luigi Cannillo e Gabriela Fantato, si svolgerà domenica 26 settembre alle ore 17 a Villa Sioli, Senago (MI) l’incontro: “Destino: la parola e il tempo” con Milo De Angelis, Giancarlo Pontiggia, Ida Travi. Interventi musicali: Adalberto Borioli.

La rassegna si svolgerà dal 26 settembre al 3 ottobre 2010.

Il programma pone in esergo una citazione di Giovanni Pascoli: “Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detto”.

Per ulteriori informazioni
www.insiemegroane.it/root/Eventi/schedaevento.asp?idEvento=9089

Aporie del politico/2 – Un frammento di Celan del 1955

E giunsero tutti. Giunsero i nanetti e gli omenoni, i glabri e gli scimmieschi, gli ingordi e i poveri in canna, i pii d’ogni osservanza e tutto quanto qui sbava e rantola. E li aveva radunati lui che stava al centro, l’unto dell’epoca, il quale aveva una parola in bocca che a guardar meglio rimava con patta.
 
Paul Celan, Microliti, trad. Dario Borso, Zandonai Editore 2010

http://www.zandonaieditore.it/libri/MICROLITI.html

Aporie del politico. Note sul conflitto

Aristotele  Giambattista Vico 
Aristotele                                   Giambattista Vico

Karl Marx                 Thomas Hobbes
Karl Marx                                            Thomas Hobbes

Nel saggio [pdf 145KB] che Andrea Bellantone propone ai visitatori del nostro sito, viene svolta una riflessione approfondita e aperta sul conflitto come concetto fondamentale del politico, alla luce del quale si analizzano alcuni temi derivati (la differenza, il sacro, la rappresentanza, l'ansia, il corpo, la passione, la storicità, etc.) attualmente al centro del dibattito filosofico. Il testo, già apparso in lingua russa presso gli “Annali per il dialogo tra le culture” (Mosca, 2009) costituisce il nucleo centrale di un articolo che apparirà in lingua italiana sulla rivista “Iside”. La tematica alla quale questo saggio porta un importante contributo è “Eterotopie”, affrontata sul n. 58 di “Anterem” (giugno 1999),

Alessandro De Francesco. Vers un paradigme poétique

Per accostarsi compiutamente alla poesia che “Anterem” da trentacinque anni propone, è necessario essersi misurati con i poeti della grande tradizione europea e con il pensiero che riconosce le proprie radici nella scuola ionica fondata da Talete.

Tra i pensatori del Novecento i riferimenti obbligati sono Heidegger e Wittgenstein.

Heidegger e Wittgenstein
Heidegger
Wittgenstein

A questi autori Alessandro De Francesco (1) ha dedicato una relazione all’École normale supérieure lettres et sciences humaines, a Lione, nel corso del seminario “Méthodes poétiques” diretto da Éric Dayre. La relazione ha per titolo: Vers un paradigme poétique: de Heidegger à Wittgenstein. La tematica alla quale questo saggio porta un importante contributo è “Anacrusi”, affrontata sul n. 74 di “Anterem” (giugno 2007), numero introdotto da una riflessione di Blanchot: «L’anacrusi, presso i greci, è senz’altro un semplice preludio, per esempio quello della lira. Ma in alcuni esempi del diciannovesimo secolo si complica... L’anacrusi. Non una parola, appena un mormorio, appena un fremito, meno del silenzio, meno dell’abisso del vuoto; la pienezza del vuoto, qualcosa che non si può far tacere, che occupa la totalità dello spazio, l’ininterrotto, l’incessante, un fremito e già un mormorio, non un mormorio ma una parola, e non una parola qualsiasi, ma una parola chiara, giusta, alla mia portata».
 

(1)
Alessandro De Francesco (1981), poeta e performer, ha tenuto letture e conferenze in Europa e Stati Uniti. Ha tradotto Deguy, Roubaud, Ducros, Celan, Gräf. In Opera Prima (2008) ha pubblicato Lo spostamento degli oggetti. Suoi lavori in “Anterem” 75, 76, 77, 78, 79, 80.

Il n. 80 di “Anteremâ€

Il numero 80 di Anterem (giugno 2010)

È in distribuzione il numero 80 di “Anterem”. Inaugura una nuova serie della rivista, la sesta, con la quale si fa esplicito il proposito di enunciare e approfondire alcune questioni relative all’esperienza poetica del pensiero.

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