Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Premio “Opere scelte”: Antonio Prete

Patrocinio: Regione Veneto

Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio ad Antonio Prete. La sua scrittura si sottrae a letture che separino la filosofia dalla poesia, l'erudizione dalla passione e ci propone un'esplorazione del pensiero mai disgiunta dal sapere del canto. Nella sua prosa trovano ospitalità registri, toni e misure che guardano alla parola poetica. Grazie a questa scrittura, nella tela del visibile si aprono squarci e varchi che conducono alla ricerca del senso. All'autore viene riconosciuta, grazie alla partecipazione della Regione Veneto, la pubblicazione di una raccolta di testi selezionati tra le sue pubblicazioni e i suoi lavori inediti. L'opera ha per titolo Della poesia per frammenti e viene edita nella collana 'Itinera' di Anterem Edizioni.

Antonio Prete

Antonio Prete

*

Della poesia per frammenti, Anterem Edizioni 2006

E' un volume di saggi sulla poesia. Sarebbe riduttivo, dato il genere e la strordinarietĂ  dell'opera, pubblicare qui un estratto. Rimandiamo i lettori a una prossima presentazione, nel sito, del libro.

Premio “Una poesia inedita”: Ottavio Fatica

Patrocinio: Circoscrizione Centro Storico

La Giuria del Premio ha selezionato i seguenti finalisti:
Bruno Conte, Mauro Comba, Alessandro De Francesco, Ottavio Fatica, Miro Gabriele, Lidia Grillini, Loredana Magazzeni, Camillo Pennati, Maria Pizzuto, Giuseppina Rando, Domenico Tarizzo, Liliana Ugolini. 

Tra i testi poetici da loro presentati, una Giuria Critica formata da storici della letteratura e dell'arte, filosofi, critici letterari e docenti universitari ha designato vincitrice la poesia inedita Ai bordi della vasca di Ottavio Fatica.

Ottavio Fatica

Ottavio Fatica

*

Ai bordi della vasca

Anche se a tenerla indefinitamente
sott'acqua incontra la pressione che esercita
un corpo, l'attrazione inversa ha il sopravvento
e aggalla la gonfia lucida abrasiva palla
di gomma della veritĂ : lo vedi
da come gongola ai bordi
della vasca sull'onda della vanitĂ 
del mondo e di quest'acqua torbida che pure
è acqua di vita anche se non lenisce
la follia del finito.

Esito XX, con testi premiati, musiche e immagini

Premio “Opera edita” Provincia di Verona

La Giuria del Premio ha selezionato i seguenti finalisti:

Franco Buffoni (Guerra, Mondadori, 2005), Franca Maria Catri (Il corpo il sogno, Gazebo, 2004), Nadia Cavalera (Superrealisticallegoricamente, Fermenti, 2005), Elena Corsino (Le pietre nude, Il filo, 2005), Giusi Drago (La pazienza della mano, Nicolodi, 2005), Paolo Guzzi (Arcani archetipi, Fermenti 2006), Tomaso Kemeny (La Transilvania liberata, Effigie, 2005), Sergio La Chiusa (I sepolti, Lieto Colle, 2005), Alberto Mari (Pensieri, orologi, La Vita Felice – Niebo, 2005), Maria Pia Quintavalla (Albumferiale, Archinto, 2005), Jacopo Ricciardi (Plastico, Il melangolo, 2006), Massimo Scrignòli (Lesa maestà, Marsilio, 2005), Adam Vaccaro (Labirinti e capricci della passione, Milanocosa, 2005), Simone Zafferani (Questo transito d’anni, Casta Diva, 2004).

Bando XXI Edizione

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA

Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune e della Prima Circoscrizione di Verona
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona

Premio di Poesia

Lorenzo Montano
Ventunesima Edizione

Il Premio è dedicato al poeta Lorenzo Montano
(Verona 1895 – Glion-sur-Montreux 1958).

Le sezioni del Premio sono
“Raccolta inedita”, “Opera edita”,
“Una poesia inedita”, “Opere scelte”.

Il montepremi è pari a Euro 13.500,00.

Sono previsti 6 vincitori
e oltre 90 riconoscimenti, attribuiti nell’ambito
della Biennale Anterem di Poesia.

scarica il Bando PDF [84.05 KB] - RTF [33.07 KB]

Manifesto del Premio Lorenzo Montano

Manifesto della XX edizione del Premio Lorenzo MontanoManifesto della XX edizione del Premio Lorenzo Montano

Flavio Ermini da “Il poeta”

«Vedi, io salgo, vedi, io cado, sono un altro, non un altro», fa segno Celan.

Mi metto sulle orme di quel movimento che precede la parola, in un protendermi “verso”, un protendere che interpella e invita.

L’evento silenzioso dell’origine: non si tratta di violarlo, ma di custodirlo in forma di parola, nella parola stessa. Perché ciò accada, a ogni parola va imposto di separarsi dal senso che le preesiste.

È vero che l’origine si configura come effetto di un gesto che la precede. Credo che sin da ora io possa parlare a questo proposito di sradicamento, lacerazione, scissione.

Dicembre 2006, anno III, numero 5

Carte nel Vento

 

periodico on-line 
 del Premio Lorenzo Montano

 

a cura di Ranieri Teti

 

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