anno 2008: Dire la vita 1

Ragioni del testo e destino

Tiziano Salari

1

In un bel libro di Milan Kundera, I testamenti traditi, si parla, tra l’altro, delle traversie in cui incorrono i testi dopo la morte degli autori, e si sofferma in modo particolare sull’opera di Kafka, sia sui modi alterati in cui è stata tradotta o pubblicata (in modo particolare in Francia), a partire dal primo tradimento, quello di Max Brod di pubblicare e far leggere al mondo ogni riga scritta dall’amico.” Non riesco a capacitarmi che ci si stupisca tanto della (supposta) decisione di Kafka di distruggere l’intera sua opera. Come se una simile decisione fosse a priori assurda. Come se un autore non avesse sufficienti ragioni per portarsi dietro la propria opera nel suo ultimo viaggio” E questo sia perché i libri possano non piacere più al suo autore, o non possa più piacergli il mondo ai quali essi sono stati largiti. Alla fine un autore, potrebbe essere disgustato dalla stessa vanitas vanitatum dell’arte o delle incomprensioni che ha subito e non vuole che esse vengano perpetrate anche dopo la sua morte. A una attenta disanima sia della lettera a Max Brod che viene ritenuta il testamento di Kafka., sia di altre dichiarazioni di Kafka, Kundera afferma che Kafka non partecipava a nessuna delle categorie sopra elencate, che riteneva valida una parte della sua opera (di cui correggeva ancora, sul letto del sanatorio, poco prima della morte, gli ultimi racconti), e gli scritti che voleva sopprimere erano sostanzialmente gli scritti intimi, lettere e diari, e i racconti e i romanzi che non era riuscito a ultimare. America? Il processo ? Il Castello?

Il logos violento del poema

Romano Gasparotti

Interrogarsi sulle ragioni del testo poetico – come chiede la rivista Anterem nell’occasione della III Biennale della poesia 2008 – presuppone la domanda radicale su quale sia il logos, che si comunica e si trasmette nel poema.

Logos, per il pensiero europeo, significa, principalmente: manifestazione di pensiero, discorso sviluppato secondo certe regole, racconto, ragionamento, calcolo, relazione, proporzione, misura.

E il testo poetico certamente è manifestazione di pensiero e di linguaggio secondo certe regole. E’ l’esito di un contare-raccontare. E’ il frutto di un ben preciso calcolo. E, nel suo essere qualcosa di formato – ogni poesia ha una forma – i suoi elementi si relazionano reciprocamente e si dispongono secondo certe proporzioni, che gli conferiscono la sua misura. Infine, ma non da ultimo, è l’effetto di un misurare.

Diciamo subito, allora, che, in modo eminente, nel poema, si confrontano - in una sorta di contraccolpo, però- le ragioni del discorso, della relazione, del calcolo e della misura.

Schelling sosteneva che, in generale, l’opera d’arte scaturisce dall’ unità indissolubile di ars e poesia, laddove l’ars è la téchne, ovvero quel produrre consapevole, che muove dall’intelletto e richiede visione, educazione ed abilità e consiste, come diceva Aristotele, nel calcolare e “nel ricercare con l’abilità e la theoria come possa prodursi qualcuna delle cose che possono sia esserci sia non esserci”.

Ma la téchne, da sola non produce bella arte. C’è bisogno anche di ciò che Schelling chiama “poesia”, la quale è legata all’evento, è un dono imprevedibile, che può provenire solo da un’entità sovrumana, da un dio o un demone: “Incapace di poetare è il poeta, se prima non sia ispirato dal dio e non sia fuori di senno, e se la sua mente non sia interamente rapita.”(Platone, Ione, 533e).

Anche se da solo, tuttavia, anche questo dono divino non basta. Come scrive Aristotele nella Poetica, se l’ ergon artistico è frutto di un “movimento da altro ad altro”, in quanto tale richiede di necessità l’esercizio della téchne, la quale comporta quello sguardo capace di abbracciare un tutto, di cui parla anche Hölderlin.

Biennale Anterem di Poesia: le immagini del II e III appuntamento

Il secondo e il terzo appuntamento della Biennale Anterem 2008 sono stati dedicati alla scelta e alla proclamazione del supervincitore per la sezione “Opera edita”, patrocinata dalla Provincia di Verona. La Giuria Critica composta da intellettuali veronesi, dagli studenti dei Licei “Cotta”, Fracastoro”, “Maffei”, dagli abbonati ad “Anterem”, ha proclamato supervincitore Luigi Trucillo, autore di Lezione di tenebra edito da Cronopio.

Immagini a cura di Alessandra Salardi Tommasoli - alesalardi@iol.it

Massimo Donà Sul mito di Atlantide a partire da “Land under the Seaâ€

Massimo Donà

Sul mito di Atlantide
a partire da “Land under the Sea”

Massimo Dona:  

Note a margine, in memoria di Lorenzo Montano,

pronunciate in occasione della serata di apertura

della Terza Biennale Anterem di Poesia,

Paolo Donini Note sull’installazione Land under the sea

Biennale Anterem 2008

“Dire la vita”

Paolo Donini

Note sull’installazione Land under the sea

di Angelo Urbani e Armando Bertollo

con musiche di Sergio Zanone

6 dicembre 2008: Viaggio attraverso la gioventù

ore 10.00 - 13.00, Biblioteca Civica, Sala Farinati

VIAGGIO ATTRAVERSO LA GIOVENTÙ

Convegno su Lorenzo Montano e il Novecento europeo

Relazioni
di Giorgio Barberi Squarotti,
Agostino Contò, Flavio Ermini, Claudio Gallo,
Giampaolo Marchi, Maria Pia Pagani

Nel cinquantenario dalla scomparsa
di Lorenzo Montano (1895-1958)
e in occasione della terza edizione
accresciuta del suo romanzo:

22 novembre 2008: Singolare plurale

ore 11 - 12.30, Biblioteca Civica, Spazio Nervi

SINGOLARE PLURALE

I poeti selezionati dalla Giuria del Premio
per la sezione “Una poesia inedita -
Prima Circoscrizione di Verona”
leggono i loro testi

Premiazione
di Massimiliano Finazzer Flory,
vincitore della sezione

Musiche originali di Francesco Bellomi
ispirate all’opera vincitrice
e ad altre esperienze del dire poetico

Interventi teorici

16 novembre 2008: In concerto

ore 11 - 12.30, Biblioteca Civica, Spazio Nervi

IN CONCERTO

Concerto a cura del Conservatorio
“Bonporti” di Trento/Riva del Garda
sulle poesie dei vincitori della XXII edizione
del Premio Lorenzo Montano e su altri testi
proposti dalla rivista “Anterem”

Compositori
Marco Banal, Nadia Carli, Antonio Casagrande,
Laura Crescini, Andrea Gonella, Daniele Lutterotti,
Andrea Mattevi, Enrico Miaroma, Lucia Palaoro,
Condividi contenuti