Sabato 13 ottobre 2007 ore 17:00 - Estetiche di Anterem

Estetiche di Anterem: Rassegna internazionale di videoart, provenienti da Romania, Inghilterra, Canada, a cura di Sirio Tommasoli
Realizzata in collaborazione con il San Giò Festival.

La rassegna di videoart di questo pomeriggio apre con “A storm and some snow” di Simon Ellis: un’opera essenziale, quasi priva di movimenti di macchina, se non per brevissimi e repentini aggiustamenti del quadro, che sono i consueti, bruschi e velocissimi movimenti della pupilla tesa a seguire il divenire dell’azione fino al suo epilogo. Un video al naturale, che appare privo di montaggio, dove la tecnica sembra appunto annullarsi per sovrapporsi il più possibile allo sguardo rivolto al fenomeno naturale, che risulta in tal modo“specchiato” negli occhi dell’autore. Il ritmo del video, scandito dalla musica di Max Richter, isola le immagini che appaiono improvise nel limbo della notte, toglie corpo alla materia illuminata dai lampi di luce che riducono la profondità prospettica della scena ad appiattirsi su un unico piano. Il graduale manifestarsi della luce diffusa del giorno, muta la realtà della visione in un freddo e silenzioso paesaggio innevato che sospende definitivamente il senso di questa effimera, dolcissima poesia delle cose.
In “A Very Small Trilogy of Loneliness”, un appuntamento amaro segna la fine del progetto di vita di un uomo e di una donna. Il luogo dell’incontro è  un ponte che, più che unire due sponde, sembra attraversare il paesaggio di un altrove di cui si odono suoni lontani. Unica voce, il latrare insistente di un cane. Lo sguardo dell’autore costringe i nostri occhi a seguire successivamente i movimenti dei due che si posizionano con le rispettive automobili nelle due parti dell’area sottostante, divise dall’arco del viadotto, ciascuno rivolto in direzione opposta all’altro.
Le solitudini nevrotiche e irrisolte dell’uomo e della donna lasciano il campo all’inquadratura del figlio. Il bimbo subisce l’abbandono con la compostezza di chi segue un rituale che gli assegna un percorso preciso, raccoglie con sicurezza le sue cose e s’incammina nel tragitto che separa le due auto. Attraversa la linea di confine segnata dall’arco del ponte, rivolge lo sguardo in direzione della madre e si dirige verso il padre. Non parla, non saluta, segue con dignità il copione imposto. Il cane sopraggiunge, annusa la traccia di questo passaggio e riprende a latrare mentre il video dissolve in chiusura.

“(Post) Modern Times” di Brian Johnson dichiara fin dal titolo di essere la rivisitazione di “Tempi Moderni” di Charles Chaplin. Là Charlot, operaio alla catena di produzione, è vittima delle macchine che lo mandano in tilt. Perde il posto, trova lavori saltuari, se ne va con una monella. È una satira sociale in difesa della dignità dell’uomo, contro il dominio della produttività. Qui, invece, la satira è rivolta agli intellettuali, al Post modernism che, secondo l’autore, è l’irrazionale risposta di certi intellettuali d’oggi al fallimento del socialismo. Non è la fede anarchica nella coppia di “Tempi Moderni” a trionfare sul potere alienante della società dei consumi, ma la figura di Barbara Kruger, famosa e strapagata artista nordamericana che utilizza i canali pubblicitari per allestire nei centri urbani le sue costose mostre “contro”, a rivelarsi schiava del sistema cui vuole opporsi.


Questa è la successione dei 3 videoart:

A STORM AND SOME SNOW di Simon Ellis (Inghilterra 2006), con musica di Max Richter.
Durata: 2’15”.
Premiato come miglior autore al London Short Film Festival di quest’anno

A VERY SMALL TRILOGY OF LONELINESS di Bogdan George Apetri (Romania 2006), interpretato da Anca David, Marids David e Laur Marin, con musica di Max Richter.

Durata: 7’.

A VERY SMALL TRILOGY OF LONELINESS di Bogdan George Apetri (Romania 2006)

A VERY SMALL TRILOGY OF LONELINESS di Bogdan George Apetri (Romania 2006)

A VERY SMALL TRILOGY OF LONELINESS di Bogdan George Apetri (Romania 2006)

Nomination per lo Student Oscars, Academy Awards National Finalist, nel 2006.
Selezionato ai festival internazionali di Clermon-Ferrant, Rotterdam e Verona San Giò.

 (POST) MODERN TIMES di Brian Johnson (Canada 2006), interpretato da Tigh Runyan e Katie Harris-Mc.Leod, con musica di John Korsrud
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Durata: 5’.