RicercaPremio MontanoSostieni la poesia Indica il Tutti i tag di Anteremtags in Biennale Anteremanno 2008: Dire la vita 1
anno 2014: Di un altro dire
anno 2005: Officina della percezione 2
anno 2010: Poesia e pensiero
Forum
anno 2011: Parola per parola
anno 2012: Poetiche del pensiero
anno 2007: Percorsi del dire 2
anno 2013: Agorà
anno 2004: Officina della percezione 1
anno 2006: Percorsi del dire 1
anno 2009: Dire la vita 2
Il nuovo libro di Flavio ErminiNovità editorialiSono stati pubblicati da QuiEdit gli Atti della giornata di studio dedicata dalla Biblioteca Civica di Verona e da Anterem a “Lorenzo Montano e il Novecento Europeo. Gli interventi qui riuniti sono di Giorgio Barberi Squarotti, Flavio Ermini, Gio Ferri, Claudio Gallo, Maria Pia Pagani, Tiziano Salari. Curatore degli Atti è Agostino Contò, a cui si deve l’introduzione al volume. Viaggio attraverso la gioventù di Lorenzo MontanoViaggio attraverso la gioventù di Lorenzo Montano viene edito per la prima volta da Mondadori (1923). Successivamente l’opera sarà pubblicata da Rizzoli nella collezione B.U.R. (1959), con un saggio di Aldo Camerino (1901-66). Tale saggio viene riproposto in questa terza edizione, che si presenta arricchita da una biografia e una bibliografia aggiornate, a cura di Claudio Gallo, oltre che da una riflessione interpretativa di Flavio Ermini. Premio speciale della giuria Lorenzo MontanoNell’ambito del Premio Lorenzo Montano XXVIII edizione il Premio Speciale della Giuria "Opere Scelte - Regione Veneto" è stato attribuito dalla Giuria del Premio a Luigi Reitani La poesia del pensieroIntervista con Flavio Ermini a cura di Antonio Ria Flavio Ermini è stato intervistato da Antonio Ria il 15 gennaio 2013 negli studi di Milano della RSI / Radiotelevisione svizzera – Rete 2. Nuclei centrali dell’intervista sono stati: il suo ultimo libro Il secondo bene (Moretti&Vitali, 2012) e la poetica della rivista “Anterem”. Contenuti più vistiChi è on-lineCi sono attualmente 0 utenti e 0 visitatori collegati.
|
Prima LineaPrima Linea, una struttura oggettuale di Renato Job, è un corto del 1969. Anche in quest’opera, come nel dittico di Patricia Dubien, il viaggio è rappresentazione della vita. Qui assistiamo a una rappresentazione puntuale, documentata con profonda curiosità intellettuale che incrocia grande sensibilità e cultura visiva. Il linguaggio di Job corre avanti anticipando i ritmi del sonoro con tagli repentini o sfumature che si dissolvono nel tema dell’incontro, nell’intreccio delle musiche, nelle anaologie di vite diverse, riconducibili a civiltà diverse che si sovrappongono fra occidente e oriente. Com’era nel Giappone degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, ma non solo. In Europa era il tempo del grande sviluppo successivo alle ricostruzioni del dopoguerra, erano gli anni dei movimenti di protesta internazionali, della pop art, del rock, del sogno della California, delle distanze abbreviate ma non ancora colmate dal conoscere virtuale. Nel corto di Job sono assenti le contestazioni nate sul finire degli anni Sessanta, ma sono evidenti i prodromi della crisi del decennio successivo. Sirio Tommasoli
|