Andrea Inglese “supervincitore” per l’edito al “Montano”

Andrea Inglese La Giuria dei lettori e la Giuria degli studenti hanno designato Andrea Inglese, con il volume La distrazione, Luca Sossella editore, Roma 2008, “supervincitore” per la sezione “Opera edita - Provincia di Verona” della XXIII edizione del Premio Lorenzo Montano.
 
da sempre dentro un’antica meccanica
che non dà tregua e colma il tempo,
cresciuta con i dolori e la spina dorsale,
dipanando dal nulla verso anni a venire
subito raschiati per nude pareti di nuovo,
togliendo ogni arredo, ogni orma dal passo
un salto che comincia ad ogni istante.
La distrazione di Andrea Inglese
 

dalla presentazione agli studenti dei licei veronesi Fracastoro e Maffei, il 21 novembre 2009, nell’ambito della terza Biennale Anterem

Andrea Inglese, La distrazione, Luca Sossella Editore, Roma 2008.

La distrazione di Andrea Inglese è un’opera complessa. Per poterci orientare nelle sue quattro parti, cominciamo con dire – molto schematicamente – che con queste poesie ci troviamo di fronte a dei veri e propri «esercizi» per vivere.
Inglese ha compreso con molta chiarezza che tra le nostre esperienze e il giudizio che ne possiamo trarre non vi è mai pacificazione duratura.

Un fatto, per quanto possa risultare personale, o essere sentito come tale, rinvia a un fatto più grande che sfugge al nostro controllo.
Chi non possiede una forte possibilità critica nei confronti dei fatti, che si succedono a catena nella nostra vita, confusamente e violentemente, rischia di essere travolto o di darne valutazioni parziali o errate.
Entra anche in discussione la nostra incapacità di trasformare la nostra amarezza in critica concreta a questa realtà, alla nostra organizzazione sociale; una critica che porti ad azioni coerenti, a prese di posizione anche rischiose.
La distrazione costituisce la denuncia di una grave carenza spirituale o, che è lo stesso, di una falsa concretezza. Ma indica anche uno spazio liberato: il tempo che attende una nuova pronuncia, il luogo dove il futuro dovrà insediarsi con altre leggi.
Non appena viene raggiunto dal nostro sguardo, il volto delle cose entra a far parte della nostra interiorità. E comincia ad assumere colorazioni sempre diverse.
Impariamo a vedere attraverso le variabili della nostra anima [...]

Flavio Ermini
(dalla presentazione agli studenti dei licei veronesi Fracastoro e Maffei,
il 21 novembre 2009, nell’ambito della terza Biennale Anterem)