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[agg. 27/12/2023]
Premio Lorenzo MontanoScarica il Bando della 38a edizione RicercaSostieni la poesia Indica il Tutti i tag di AnteremIl nuovo libro di Flavio ErminiNovità editorialiSono stati pubblicati da QuiEdit gli Atti della giornata di studio dedicata dalla Biblioteca Civica di Verona e da Anterem a “Lorenzo Montano e il Novecento Europeo. Gli interventi qui riuniti sono di Giorgio Barberi Squarotti, Flavio Ermini, Gio Ferri, Claudio Gallo, Maria Pia Pagani, Tiziano Salari. Curatore degli Atti è Agostino Contò, a cui si deve l’introduzione al volume. Viaggio attraverso la gioventù di Lorenzo MontanoViaggio attraverso la gioventù di Lorenzo Montano viene edito per la prima volta da Mondadori (1923). Successivamente l’opera sarà pubblicata da Rizzoli nella collezione B.U.R. (1959), con un saggio di Aldo Camerino (1901-66). Tale saggio viene riproposto in questa terza edizione, che si presenta arricchita da una biografia e una bibliografia aggiornate, a cura di Claudio Gallo, oltre che da una riflessione interpretativa di Flavio Ermini. Premio speciale della giuria Lorenzo MontanoNell’ambito del Premio Lorenzo Montano XXVIII edizione il Premio Speciale della Giuria "Opere Scelte - Regione Veneto" è stato attribuito dalla Giuria del Premio a Luigi Reitani La poesia del pensieroIntervista con Flavio Ermini a cura di Antonio Ria Flavio Ermini è stato intervistato da Antonio Ria il 15 gennaio 2013 negli studi di Milano della RSI / Radiotelevisione svizzera – Rete 2. Nuclei centrali dell’intervista sono stati: il suo ultimo libro Il secondo bene (Moretti&Vitali, 2012) e la poetica della rivista “Anterem”. Contenuti più vistiChi è on-lineCi sono attualmente 0 utenti e 0 visitatori collegati.
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Esiti del 35° Premio Lorenzo Montano (2021)ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Esiti del Premio
di poesia e prosa Lorenzo Montano 2021 Autrici e autori
selezionati della 35^ edizione
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 35^ edizione. Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona, confidando nella risoluzione della pandemia, la prossima primavera. Questa pagina sarà costantemente aggiornata, con l’avanzare dei lavori della giuria.
Presentazioni Anterem 100 e prossimi libri
Ospiti di “Una scontrosa grazia” l’8 maggio, e di Bologna in Lettere” il 22, abbiamo avuto il piacere di presentare Anterem 100 e i primi tre libri che saranno pubblicati dalla rinnovata casa editrice. Ringraziamo gli organizzatori per l’invito a questi due eventi in diretta. Per chi volesse fruirne in differita pubblichiamo il video presente su YouTube e il link alla pagina Facebook per lo streeming:
https://www.youtube.com/watch?v=naBMJKDhy3M
Francesco Bellomi per il “Montano” 2020Con molto piacere presentiamo i brani musicali, ispirati dai vincitori dell’edizione 2020, che Francesco Bellomi ha composto ed esegue al pianoforte. La speranza è quella di poterli ascoltare anche “dal vivo”. Ricordiamo che l’edizione 2021 è in corso e scade il prossimo 30 aprile.
Un onore, Maestro.
Lorenzo Montano europeoLino Cattabianchi, sul settimanale "Verona fedele" dell'11 aprile scorso, disegna un esauriente ritratto dell'avventura umana e letteraria di Lorenzo Montano.
Premio Lorenzo Montano 2021Risposte alle domande più frequenti sul 35° "Montano"
La scadenza è fissata alla mezzanotte del 30 aprile 2021. Bando_Montano_35a_edizione.pdf Buon lavoro a tutti
Il 5 per mille ad AnteremA Lei che ama la poesia, la filosofia e l'artesegnaliamo un'importante opportunità, offerta dalla Certificazione Unica 2021
Un'informazione preziosaLa Finanziaria ha riconfermato la possibilità per i singoli contribenti di destinare sulla Certificazione Unica 2021 il 5 per mille della propria IRPEF direttamente all'Associazione Anterem con la dichiarazione dei redditi del 2020. Un'ulteriore opportunità Destinando ad Anterem il Suo 5 per mille, Lei contribuirà a realizzare gli obiettivi dell'associazione - promuovere lo sviluppo della ricerca poetica e della riflessione filosofica ed estetica - senza alcun aggravio delle imposte. Come fare Lei potrà esprimere il Suo sostegno ad Anterem apponendo la Sua firma nell'apposito spazio della dichiarazione dei redditi - là dove si prevede il sostegno delle organizzazioni senza fini di lucro - e indicando nello spazio sottostante il nostro codice fiscale: 01797120233Per ulteriori chiarimenti: ranieri.teti@anteremedizioni.it
Carte nel vento - Marzo 2021, anno XVIII, numero 50ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Carte nel Vento periodico on-line
Per merito della cura e della sensibilità poetica di Cristiana Panella, siamo lieti di proporre, per la prima volta in Italia, un’opera di Christophe Manon. Il Premio Lorenzo Montano del 2019, per l’edito, è stato vinto da Beppe Sebaste. Non essendo stato possibile effettuare una premiazione in presenza, pubblichiamo una sua lettera inviata alla giuria e la risposta di Mara Cini; a corredo, una scelta di testi tratti da “Come un cinghiale in una macchia d’inchiostro”, Aragno 2018, le note critiche di Mara Cini e Rosa Pierno, il brano musicale composto per il libro da Francesco Bellomi. Questo numero contribuisce a ricordare (succederà anche nelle prossime tre uscite) l’edizione 2019 del “Montano”, grazie ai poeti e prosatori che vi hanno partecipato, tutti introdotti dalla giuria: abbiamo il piacere di presentare, con le loro vive voci, Sonia Ciuffetelli, Lia Cucconi, Daria De Pellegrini, Paola Silvia Dolci, Ugo Mauthe, Tommaso Meozzi, Stefano Modeo, Alberto Mori, Alessandra Paganardi, Angela Passarello, Sandro Pecchiari, Antonio Pibiri, Rossella Pretto, Francesco Sassetto, Massimo Viganò. Notevole è il numero degli autori finora pubblicati su “Carte nel vento”: rappresentano la storia del “Montano”. Ancor più notevole è la qualità di molti interventi. La storia di questo premio così longevo è stata scritta nel corso degli anni dai poeti e dai prosatori che lo hanno attraversato. In copertina: Mario Fresa, “Passaggio” (2009); olio, carta e inchiostro Ranieri Teti
Susanna Mati: Per Flavio Ermini, “Edeniche. Configurazioni del principio”Susanna Mati Per Flavio Ermini, “Edeniche. Configurazioni del principio” Moretti & Vitali, 2019
Una poesia, dunque, in cui l'utilizzo costante del lessico della filosofia occidentale, dei suoi lemmi fondanti, viene però sottoposto a uno straniamento poetico, nel quale insieme perde e acquista sensi. Perde la specificità tecnica, la designazione, l'attribuzione a un soggetto; acquista un'eco, una risonanza, un'ampiezza d'onda, una vasta impersonalità che si vuole quasi archetipica. Se si dovesse definire Edeniche con una sola formula, la si potrebbe chiamare una riflessione su ciò che si configura, fin dalle citazioni di Aristotele e di Simplicio che aprono il volume, come natura e come indefinito, temi cari alla poesia filosofica di sempre (basti pensare a Leopardi). Ma appunto, tutto questo riesce a rimanere qui suggestione poetica e intramatura, non discorso concatenato e dimostrativo: non logos, bensì mythos. "Quell'aurora che prende il nome antichissimo di natura" (p. 11): se la finitezza è differenza e dolore, questa poesia tenta il risalimento vertiginoso verso ciò che (perlomeno nell'immaginazione) precederebbe questo stato di separatezza. Il compito della poesia, dunque, secondo Ermini, è quello massimo possibile: "la riunificazione" (p. 12). Pur se fosse sempre mancante. Il linguaggio, infatti, è anche dolore: è il dolore della differenza, è indice di separazione; per questo Ermini cerca, "desituandoci dalle nostre abitudini cognitive" (p. 18), un linguaggio precategoriale, quel "pullulare pregerarchico delle parole possibili che premono dietro ogni parola nominante" (p. 12). Importante è, in quest'ottica, il richiamo alla "fratellanza tra tutti gli esseri del mondo" (p. 10), di tutti i mortali. "L'essenza delle piante e del vento è la stessa" (ivi), scrive Ermini, il nostro essere è un essere-nella-natura; disoccultare significa "restituire all'indistinto ogni singolo vivente" (p. 21). La responsabilità di accorgersene e di agire in tale direzione ricade sui "figli della terra"; solo così sarà possibile superare la visione individualistica, egoistica, antropocentrica: è questo approdo di ritrovata indistinta comunanza, questo luogo d'intersezione di tutto con tutto, ciò che forse una volta è stato, nell'imperturbato pleroma divino o nel nocciolo densissimo del Big Bang, l'Eden del titolo. Questa recensione è uscita su “L’Indice” di febbraio 2020
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