Doctor Coppelius

Renato job: Copertina del libro

Renato Job, Doctor Coppelius

 

Renato job: quinto quadro

Mario Ceroli, Quinto quadro

La pioggia continua. Come nel primo quadro le due pareti laterali scorrono verso il fondo e riappaiono i due prolungamenti del palcoscenico dipinti di nero
Attraverso i portelloni di destra, mediante il meccanismo già descritto della rotaia, entrano lentamente urtando e strisciando rumorosamente contro le lamiere due uomini a cavallo. Le “statue” equestri sono di ferro, le figure umane costituite da semplici silhouettes, mentre gli animali hanno aspetto tridimensionale come il già descritto piedistallo della cassa di vetro, vale a dire una tridimensionalità ottenuta con lamiere variamente sagomate e assemblate seguendo le curve di livello.dei corpi.
I cavalieri procedono affiancati ma uno dei due è leggermente più indietro. Giunti al centro del palcoscenico si fermano e rimangono immobili.
La scena comincia ad oscurarsi come invasa da un velo di nebbia. Una lieve luminosità emana ancora dalle superfici metalliche dei cavalieri fermi sotto la pioggia.
Dopo qualche istante, all’esterno del teatro, nella parete laterale sinistra, una sezione di tavolato che ha le stesse dimensioni ed è incardinato alla stessa altezza del sipario si schiude e comincia piano piano a rovesciarsi verso la piazza finché all’improvviso, giunto a un paio di metri dal suolo, cade di peso con fragore.
Mediante questo nuovo elemento il palcoscenico viene collegato con la gabbia-bosco, e dopo qualche secondo i due cavalieri cominciano a muoversi nella direzione del piano inclinato. Giunti su di esso scendono precipitosamente come trascinati dalla forza di gravità, urtano violentemente contro la superficie del bosco di metallo costituita in quel punto da due portelloni mobili e piombano così nella gabbia.
Il pavimento del “bosco” è a doppio fondo. Un graticolato o un lastrone di ferro bucherellato è sospeso sopra un sottile strato di liquido infiammabile. Appena i portelloni si chiudono il combustibile prende fuoco. I due uomini a cavallo vengono avvolti dalle fiamme. Una nuvola di vapore si leva dalle lamiere umide di pioggia. [Renato Job]

Renato job: nono quadro

Enrico Job, Nono quadro

La parete di destra scorre verso il fondo rivelando l’interno di una piramide.quadrilatera rovesciata con la base rivolta verso la scena Scomparsa la parete, la piramide, girando sui cardini coi quali il mrgine inferiore è fissato al pavimento, comincia a raddrizzarsi e ad entrare molto lentamente in scena. Il solido, che ha le stesse dimensioni della scena, detratti i pochi centimetri necessari perché possa entrarvi, è costituito da quattro tavolati triangolari smontabili nei quali sono ammassati sacchi antropomorfi pieni di segatura. I sacchi raffigurano nudi a grandezza naturale il cui modellato, ovviamente entro i limiti posti dalla stoffa e dal contenuto, è realistico. I vari pezzi di stoffa che li compongono sono ritagliati e cuciti a orlature in modo da creare una composizione di superfici delimitate da linee sottili in rilievo che interpretano strutturalmente e dinamicamente alcuni profili muscolari essenziali. A mano a mano che la piramide si rovescia, i corpi appesantiti dalla segatura scivolano in basso ammucchiandosi sul pavimento. Al fine di permettere la migliore visibilità dei sacchi antropomorfi il movimento della piramide deve essere lentissimo. E’ importante inoltre che negli ultimi istanti, al momento in cui si renderà necessario, il pavimento cominci a scendere in sincrono con l’arrivo della piramide su di esso al fine di evitare che la casuale giacitura dei sacchi possa impedirle di raggiungere una posizione perfettamente orizzontale. Mentre la piramide ricopre i sacchi rientra la parete scorrevole cosicché la piramide viene a trovarsi iscritta nel cubo della scena. A questo punto il pavimento, che non è più visibile, può discendere portando via con sé i sacchi, mentre la piramide, che frattanto è stata agganciata anche sul lato opposto, rimane sospesa, di modo che risulta apparentemente ancora appoggiata sul pavimento. La piramide riprende a muoversi e questa volta si rovescia verso la parete di sinistra che mentre essa si avvicina scorre via verso il fondo e scompare. Terminata la rotazione è ora la piramide a scomparire perché la parete rientra, inghiottendola. Il pozzo resta invece aperto. [Renato Job]

Renato job: Illusione

Enrico Job, Illusione

Renato job: Solitudine

Enrico Job, Solitudine