Stefano Guglielmin

Stefano Guglielmin

Stefano Guglielmin è nato nel 1961 a Schio (VI). Laureato in filosofia, insegna lettere presso il locale liceo artistico. È membro della Società filosofica Italiana e fa parte dell’associazione “Anterem”. Gestisce il Blog sulla poesia italiana contemporanea Blanc de ta nuque.

Ha pubblicato le sillogi Fascinose estroversioni (Quaderni del gruppo "Fara", 1985), Logoshima (Firenze Libri, 1988), come a beato confine (Book editore, 2003), La distanza immedicata / the immedicate rift (Le Voci della Luna, 2006), C'è bufera dentro la madre (L'arcolaio, 2010), Le volpi gridano in giardino (CFR Edizioni, 2013), Maybe it’s raining. Poems 1985-2014 (Chelsea Editions, 2014), Ciao cari (La Vita Felice, 2016) e i saggi Scritti nomadi. Spaesamento ed erranza nella letteratura del Novecento (Anterem, 2001), Senza riparo. Poesia e finitezza (La Vita Felice, 2009), Uno sguardo (dalla rete) sulla poesia italiana contemporanea voll. 1 e 2 (Le Voci della Luna, 2011, Dot.com Press 2016) Le vie del ritorno. Letteratura, pensiero, caducità (Moretti&Vitali, 2014) e La lingua visitata dalla neve. Scrivere poesia oggi (Aracne editrice, 2019).

È inserito nelle seguenti antologie: Il presente della poesia italiana, curata da C. Dentali e S. Salvi (LietoColle, 2006), Dall'Adige all'Isonzo. Poeti a Nord-Est (Fara, 2008), Caminos del agua. Antologia de poetas italianos del segundo Novecientos, a cura di E. Reginato (Monte Avila, 2008) e M. Fresa (a cura di), Dizionario critico della poesia italiana 1945-2020 (Società Editrice Fiorentina, 2021).

Suoi saggi e poesie sono usciti su numerose riviste italiane ed estere e su siti web. È stato tradotto in inglese, spagnolo e bulgaro. Ha pubblicato anche racconti; l’ultimo in AA.VV., L’occhio di vetro. Racconti del Realismo terminale, a cura di D. M. Pegorari (Mursia 2020).