Giovanni Infelìse, arte, Amedeo Modigliani, Book Editore 2008

Livorno è una città  strana di mare e terra avvolta da una  la luce irreale: viva e insieme spenta, nostalgica. Se la geografia è geografia d’anima, immagino la Livorno di fine ottocento, accogliere e dare origine di terra ad Amedeo Modigliani. Di questa figura si sa della sua breve vita, della sua povertà e solitudine, della sua relazione con Anna Achmatova, del suo grande, intenso e religioso amore con Jeanne Hébuterne, consumato e mantenuto eterno con la morte di lui e il suicidio immediato di lei. Di Modigliani si sa della sua grande arte, del suo lento lavoro su disegni che diventavano velocemente dipinti, della sua imperfezione come qualità intrinseca alla sua anima, punto di partenza e non di arrivo che rende l’arte e la vita così vicine nel sentimento e nell’autenticità.

Giovanni Infelìse ci regala in questo breve testo, commisurato alla breve vita dell’artista, uno sguardo poetico, appassionato, senza cedimenti a una qualunque forma di omaggio e tantomeno a un pretesto per parlare d’altro. Attraversano l’intero studio le parole poetiche e lo sguardo da poeta dell’Autore, e quell’indagine sottile e inquieta dello spirito romantico senza cedere terreno ai comparativi storici. Ciò che colpisce è il timbro di questo libro le cui armoniche sono: la tragedia come essenza tragica di un’esistenza votata all’arte; la felicità e l’amore come ossessioni consumate tra ragione e immaginazione; la sofferenza e la solitudine necessarie per poter essere artisti fino in fondo; la cifra poetica di Modigliani nei suoi nudi e nei suoi volti, dove un singolo segno può cambiarne la natura e la sua diversità senza un nonostante. Ma la combinazione di queste armoniche rendono un timbro fermo, sereno quasi disincantato. Al lettore non resta che il desiderio di conoscere Giovanni Infelise poeta, o abbandonarsi alle figure e allo sguardo nostalgico e romantico delle “Lettere di Modigliani”, di “Le Rose di Modigliani”, o scegliere uno dei testi citati nel libro e riportati nella bibliografia accurata e preziosa. Daniela Cabrini