Paola Nasti, dalla raccolta inedita “Cronache dell’antiterra”, nota di Giorgio Bonacini

Con questa raccolta Paola Nasti ci porta in un mondo altro: atopico, ulteriore, postumo, ma anche in una metafora poetica dove la disgregazione, attraverso una scrittura di notevole capacità visiva e visionaria, sembra muoversi ai fondamenti di una nuova creazione. Ma questo mondo di disappartenenza, sembra non avere solidità e gli esseri che la abitano sono divisi, anche frantumati, o ancor più sciolti dentro e fuori, tra odio e non amore. Al centro la nostalgia delle origini. Non una nostalgia ingenuamente intesa come ritorno a ciò che non c'è più, ma riassunta in un rito di finzione verosimile, vissuto nello sguardo di una natura virtuale. Tutto e tutti sono senza corrispondenza e senza rispondenza, e la poesia dell'autrice si incarica di dirlo con la precisione delle parole dove “cucite le rime/niente più bacia”.

 

***

sotto le coltri soffici seguivamo il trascorrere delle stagioni, le foglie

erano le stesse, non cambiava quel senso di sconforto

quando qualcosa cessava - fosse un sogno o una vita
 

nessuno si poneva le domande

che oggi irrompono e ci spezzano i vetri
 

i giorni passavano lenti e senza noia, noi

con gli occhi bene aperti a guardare fuori
 

da lontano perlustravamo i perimetri dei continenti

ne seguivamo il contorno con il dito

cercando di essere attenti

ad ogni insenatura di costa, alle faglie che da quaggiù

si vedono anche ad occhio nudo
 

non speravamo di essere lontani
 

non c’era sogno che potesse distoglierci

dal contemplare quell’orizzonte buio, il suo sfumare lieve

nel punto di sutura tra terra e cielo


 

***

per le barche non c’è approdo
 

disse
 

per i natanti non c’è gomena che tenga, le ancore

non possono saldarvi, disse, ad alcun fondo
 

resta il fluttuare, il girovago moto intorno al pianeta
 

la richiesta inevasa di un porto, il grido per ottenere
 

il grido per non perdersi del tutto
 

così disse


Paola Nasti è nata a Napoli nel 1965, dove vive e insegna filosofia nei licei. E’ redattrice della rivista di poesia Levania. I suoi testi – poesie e racconti - sono pubblicati in antologie, riviste e blog.