Romano Morelli, Questo essere, Mimesis 2013

L’essere umano è essenzialmente un essere interrogante.

Sa di non sapere; non può non sentire attorno a sé il Mistero che si aggira irrequieto, non può non chiedere ragione della propria morte. Dunque vuole, deve sapere. Pascalianamente, ciò lo rende la creatura più miseramente grande. (...)

Non c’è quindi né verità né risposte, solo un cercare.

Ma, mentre inevitabilmente, “naturalmente”, si interroga, l’essere umano vive, cioè si consuma, cioè subisce il tempo, anche sotto forma di Storia – il tempo collettivo che collide con quello biografico, lo stritola e dilania – e alla fine muore: la poesia è la forma linguistica più appropriata, raffinata, più pienamente umana per esprimere questo replicarsi eroico di uno sforzo che si frange ogni volta contro l’eterno Zeitnot dell’interrogare, che ogni volta si piega sfinito sotto l’inesauribile inadeguatezza del linguaggio.

dalla Premessa dell’Autore

 

da Poesie 1995-2010

 

1
Solo qui mi piace, solo
ora, solo così.
Solo: ritto sul bordo del vuoto abisso, fiero
e sconfitto,
nella notte fradicia a fissare la morte che mugghia e chiama
di sotto,
e stùpido
sfidare il fitto silenzio eterno –sopra-,
che ghiaccia e striscia nel buio.

Né traslocare nelle Utopie
né chinare pavido il muso:
ma
qui, inchiodato, a parlare di spettri.

 

3
Canto quindi l’Essere
che si sottrae, l’ineludibile richiamo,
la vocazione mortale dell’Altrove –
metastasi dell’incubo
che ci perseguita e vuole
vittime tante e
sempre nuove –
e che ci rode, ci spinge
lontano da oggi, da qui, da noi.

Questa nostra Chimera canto,
questo sogno, questo mostro
duro,
questa menzogna grande
che ci fa pellegrini senza dio,
questa rogna
che ci mangia

 

7
Adora pure l’icona di chi è passato
in quel solito estremo rifiuto
del tempo tenace;
puoi farne un altare
ma sappi che comunque passa e cancella

ma vero è che contro il tuo andare testardo
mai il risultato

Dove hai creduto di abitare
eri solo ospite.

 

Romano Morelli è nato a Liegi nel 1953. Vive e lavora a Padova.