Dicembre 2013, anno X, numero 21

Antonio Scaturro, poesie inedite da “Notturna”

[...]come la storia delle arterie

all’altezza della mia morte[...]

 

se lo sguardo d’un tratto

(inconsapevolmente) si facesse tatto,

potrei allora - ma solo allora -

cedere al gesto l’angoscia,

le pupille come mani a verificare

il palpitio, il tremolio

che niente sa

e niente dimentica.

 

il battito lento, significa sul tamburo

dell’occhio

e in nessun altro luogo

che non sia mio, in nessun altro

nome che non sia il mio.

Oronzo Liuzzi, immagini, “Meteoriti di poesia” con un breve commento di Alfonso Lentini

Queste "meteoriti" luccicanti e colorate di Oronzo Liuzzi sembrano provenire da un altrove, da una dimensione aliena dei cosmi o delle menti e sembrano farsi portatrici di messaggi muti ma intrecciati a una misteriosa idea di bellezza...

Oronzo, come me, lavora con i sassi e con altri elementi naturali, intervenendo su di essi con discrezione e rispetto. Estrarre, "spremere" poesia dalle cose, dagli oggetti, dalla natura: mi sembra sia questo uno dei fini più alti che gli artisti contemporanei dovrebbero perseguire. (A. L.)

Doris Emilia Bragagnini, poesia inedita, “Claustrofonia”

claustrofonia

 

il muro tace, non risponde più

si lascia guardare angolandosi

in riproduzioni lessicali nei passi

o sfarfallii - armati - sottoluce

 

ogni tanto un urto di temperatura

differente, a porte chiuse ] tolte le dita

da maniglie ingoiate a sorsi, uscite laterali

agglomerate al bolo circolante, contropelle

 

la risalita dei ricordi sfida il cemento

dell’anima in guardiola, divelta e sugosa

Viviane Ciampi, poesie inedite da “Volti”

L’accès au visage d’autrui est d’emblée éthique

Levinas

ricordati

di quel mistero
in cui

brillano i volti

l’occhio verifica
reinventa

abita

l’imprevisto

ricordati
siamo la folla
che traccia linee
fino a riempire lo spazio

Llanos Gomez Menéndez, prosa inedita, “La città di Dite”

Lo buon maestro disse: "Omai, figliuolo,
s'appressa la città c'ha nome Dite,
coi gravi cittadin, col grande stuolo".

Lisa Sammarco, prosa inedita, “Io, un falso d’autore”

Anticipiamo la prosa con il testo poetico La parola in corpo

 

 

Mi pongo in mezzo

per farmi attraversare

sono una voce tinta

un fondo di bicchiere

la grammatica di un corpo

sono come se fossi

la brevità di un luogo

 


 

Io, un falso d’autore

 

Pietro Pisano, poesie inedite da “Nel regno intero dell’attimo”

Un attimo di chiarezza dura così poco.

L’oscurità resta più a lungo. Vi sono

più oceani che terraferma. Più

ombra che forma.     Adam Zagajewski

 

***

Dentro la piana della notte

il corpo è il confine

stabilito dal peso della perdita,

qui dove l’essere appartiene

al respiro sottratto delle cose, non si muore

che per vivere

Paola Ballerini, poesie inedite da “L’alfabeto, lo sciame”

Paola Ballerini, poesie inedite da "L’alfabeto, lo sciame"

 

 

se non sanno scortare

questo tempo senza minuzie

le sillabe sono nebbia reato

del corpo privo d’asse

esattezza perduta apnea visiva

quella mancata presa

sulla superficie delle cose

proprio mentre falangi

di buio avanzano a ritroso

verso la sponda dell’inizio

 

 

da La statura dell'ombra

 

***

I

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